Almeno, così dicono

Mi piace passare in posti in cui non capito mai di sera, soprattutto se sono angoli della città in cui magari sono solito andare di giorno. Mercoledì è successo proprio questo, mentre rientravo dalla cena a casa di Andrea, percorrevo nuovamente P.le Re di Roma, Via Aosta e Via Monza, le strade su cui faccio avanti e indietro mattina e pomeriggio di ritorno dalla redazione. Mi piace perché gli scenari cambiano del tutto, assumono altri contorni, i negozi chiudono, i ristoranti e i locali aprono, le luci si accendono, la notte regala altri scorci.

Mentre facevo questa considerazione, affiancavo gente che si godeva la serata umida, fra gelati in piedi e birre al tavolo sul marciapiede, e così, superando persone e gruppi di cui percepivo discorsi e battute, replicavo a bassa voce con un eloquente “Eh, avessi detto”, con la mano che si muoveva e la narice sinistra leggermente allargata dopo aver inspirato. Un gesto quasi automatico, un triplo movimento collegato che ho ripetuto prendendomi personalmente gioco un po’ di tutti, sminuendo chiunque. La reazione è scattata quando tre ragazzi, due maschi e una ragazza, parlavano e pianificavano una serata invernale al Karaoke di un loro presunto amico, una idea sugellata da un proverbiale “Ci ubriachiamo e facciamo il macello al locale”, e a una frase del genere non si poteva non rispondere e commentare con un “Eh, avessi detto”.

Eppure questo discorso di prospettiva, questa intenzione, questo “saper che si farà” mi ha spinto a pensare a quando tornerò a Toronto. Al freddo che è lì vigile che mi attende, al lunghissimo e gelido inverno, alla solitudine, a tutti quei problemi che bisognerà ricominciare affrontare, a quel sentimento di espropriazione, alla possibilità di uscire in maniche corte e andare a cena da un amico che sarà solo un ricordo, una illusione.

Mi mancheranno delle cose, ovviamente, vuoti che non puoi pensare di colmare, anzi è bene sapere che non potrai mai riempire, però quella non è casa mia per quanto sia attualmente il mio punto di riferimento e questa invece, per tanti motivi, non può esserlo ancora a lungo, e in fondo, è giusto così.

Almeno, così dicono.