Mission Impossible

Domenica prossima devo andare ad un matrimonio ad Assisi, si sposa una mia cugina e quindi saremo in Umbria da sabato sera fino a lunedì mattina. Fatta questa obbligatoria premessa, arrivo al dunque. Domenica prossima, dicevo. Sì domenica 26, quella in cui ci sarà la prima giornata di campionato e noi saremo in campo la sera a Pescara alle ore 20.45. Il matrimonio si celebrerà alle 17, subito dopo ci recheremo in uno splendido castello medievale per cenare. La concomitanza dei due eventi, o meglio, il fatto che qualcuno abbia deciso di sposarsi la domenica della prima di campionato è un’idea che mi tormenta da settimane.

Sapevo che non ci sarebbero stati colpi di scena: essendo impegnati in Uefa il giovedì, avremmo giocato per forza di domenica, sapevo che il colpo di fortuna di un eventuale anticipo non era percorribile e quindi sto pensando da tempo a come cavarmela.

Sto seguendo il concetto “Non pensare al problema, pensa alla soluzione” e il progetto per evitare la catastrofica possibilità di saltare la prima di campionato è il seguente: mi porterò dietro il computer e Sky Go mi dovrà venire in aiuto. Il fatto è capire se l’hotel-ristorante-castello ha la linea wi-fi, questo aspetto è determinante, sul sito non dice nulla, lunedì li chiamerò direttamente.

Se dovesse esserci la linea, il problema potrebbe essere del tutto risolto. A quel punto, o piazzo il computer sul tavolo e mangio guardando la partita, oppure non mangio e mi sposto in qualche angolo da solo, in disparte. Nessuno della famiglia mi dirà “Che fai? Dove vai?”, tutto sanno, tutti capiranno, al massimo faranno una faccia tipo “E che voi fa? È così…” ma con l’espressione di rassegnazione e di abitudine, come quando qualcuno mi offre un gelato e rispondo che non posso perché sono allergico al latte. Io non ci faccio più caso, gli altri sì.

I miei genitori non baderanno all’idea che io andrò in giro con un portatile per il ristorante in cerca di linea mentre uno zio a caso inizierà a gridare “Bacio, bacio!”. La colpa di tutto sto casino è di chi si sposa la domenica della prima di campionato, a me una cosa del genere non capiterà mai.

Dopo quasi tre mesi di astinenza hanno intenzione di farmi saltare l’esordio in campionato dei ragazzi, roba da matti. È clamoroso pensare che si riproporrà la storia dello scorso anno: saltò il primo turno per sciopero, e la seconda non la vidi perché ero in aereo che sorvolavo la Mongolia. Quest’anno non capiterà, non voglio pensare nemmeno alla radiolina perché solo l’idea mi fa stare male. Non c’è cosa al mondo che mi metta più ansia di seguire una partita dell’Inter alla radio. L’ultima volta avvenne nel dicembre del 2001, saltò la corrente  a casa, avevo la febbre e il secondo tempo di Piacenza – Inter fui costretto a sentirlo via radio. L’episodio precedente risale al 1999, era settembre e c’era il battesimo di mia cugina. Dentro la chiesa ero tra le prime file con un auricolare infilato sotto la manica della camicia, quando passammo in vantaggio al Delle Alpi con colpo di testa di Vieri, non riuscii a trattenere la gioia ed esultai, mia nonna mi fulminò con la sguardo ma oramai ero in visibilio e non mi rendevo conto della situazione.

Domenica corro un rischio, non piccolo, ma la tecnologia, il wireless, il pc, Sky go, un po’ di culo dovrebbero aiutarmi. Non ho pensato mai all’ipotesi di non vedere questa partita. Dopo compleanni, battesimi, lauree, Pasqua, viaggi, domenica 26 avrò l’ennesima mission impossible: vedere l’Inter malgrado tutto e tutti.  

Mission Impossibleultima modifica: 2012-08-18T16:10:41+02:00da matteociofi
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