La mia “Hall of Fame” (Parte I)

 

Tante volte, sentendo parlare della Hall of Fame di qualcosa, ho pensato di farne una mia personalissima. Insomma, una lista tra i più grandi personaggi della mia vita, quelli che ho incontrato negli anni, in questi 26 anni. Alla fine ho deciso di stilare l’elenco, il gotha dei miei idoli, l’Olimpo di chi mi ha regalato qualcosa. Niente parenti e familiari, solo amici, quelli che di fondo ti puoi scegliere. Questo post è vostro, anzi, è merito vostro.

 

Alessandro (Er Tempesta). Uno dei miei primi amici del palazzo di mia nonna. Ci sono cresciuto, un’infanzia insieme e mille storie che vengono snocciolate puntualmente quando ci vediamo. Ne abbiamo viste e fatte di tutti i colori tra cui i derby, uno contro uno Inter-Milan di pomeriggio sotto il cortile con le rispettive maglie. Oppure quando passammo un’estate a tormentare i centralinisti delle televendite del Centro Serena intervenendo in diretta mentre c’era un certo Roberto come presentatore, il nostro bersaglio. Istrionico, geniale, compagnone, un altro episodio da raccontare è quello di un pomeriggio in cui ero a pranzo da sua nonna dopo scuola. Non mi sentivo bene, mi misurai la febbre e avevo 41. Sua nonna, la Signora Alice, si spaventò tantissimo mentre lui insisteva per farmi a giocare a baseball in salone e munito di gomma da cancellare come pallina, mi fornì un righello lungo un metro come mazza. Afferrata a stento quest’ultima, ad un passo dalla morte gli dissi: “Alessà, non me la sento di giocà ora a baseball, aspetta ‘n attimo…”

 

Alfredo (Duomo, Il Borghese). La prima persona che ho conosciuto all’università, quello che è diventato l’amico totale dell’università prima di perdere con il tempo il complemento di specificazione ed essere solo e giustamente Amico. Gli studi, l’aspirazione lavorativa, la corsa, Radio Deejay, Massimo Bagnato, l’Inter, un sacco di cose ci hanno unito, quei collanti che sono pretesti, scuse per costruire rapporti e condividere qualcosa. L’ho scritto nei ringraziamenti della tesi: la sera più bella della mia vita l’ho vissuta con lui e altre centomila persone intorno a me, ma noi due c’eravamo. Certe emozioni non finiscono mai. Lunga vita a te, Duomo.

 

Andrea (Mastrantoni, Paolantoni, Ballantoni, Colasanti, Santantoni, Lucantoni etc…). Probabilmente l’unico vero e grande Personaggio che abbia incontrato in vita mia. Un altro livello. Amico dalle medie, compagno di adolescenza, in quel periodo in cui si inizia a spiare e scoprire il mondo, in particolare quello dei grandi. Amici per la pelle, malgrado scuole e strade diverse. L’ho sempre apprezzato per il coraggio e quel pizzico (oddio, pizzico non proprio…) di follia. So quanto mi vuole bene, sappiamo il legame profondo che ci unisce. Non ci frequentiamo più come anni fa, ricordo l’estate del 2008 in cui mi “adottò” letteralmente, ma per me rimane nell’olimpo dei più grandi. Insostituibile.

 

(CONTINUA…Sarà un post lunghissimo, il più lungo di sempre. Preparatevi tutti…)

La mia “Hall of Fame” (Parte I)ultima modifica: 2013-07-18T00:02:26+02:00da matteociofi
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Un pensiero su “La mia “Hall of Fame” (Parte I)

  1. E’ pur sempre ordine alfabetico, ma fa sempre piacere ritrovarsi fra i primi. Adesso trasmetto da Brasilia, ma sono sempre io. Mi sto mettendo in pari con i post. Lunga vita a te, Van Basten!

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