Venerdì, sabato e domenica

Venerdì. Finalmente, dopo tanto tempo, siamo riusciti ad organizzare la cena con i ragazzi dell’università, destinazione Ariccia in una delle caratteristiche fraschette. Tutti presenti: io, David, Antonio, Alfredo, Sara, Saretta, Federica, Martina e anche Special One che come tutte le grandi star è rimasta in dubbio fino all’ultimo. È stata una serata molto divertente, abbiamo mangiato parecchio e direi anche bene, bevuto qualche bicchiere di troppo, ma soprattutto si è creata un’atmosfera fin da subito molto goliardica. Tante foto e numerose risate grazie anche ai personaggi pittoreschi che allietano le cene in fraschetta come lo “Sceriffo” il quale è sempre presente. L’epilogo della serata si è tenuto a Frascati, in un locale dove abbiamo fatto gli ultimi brindisi, io mi sono bevuto il mio Garibaldi e Antonio ha esposto la sua questione scatenando il dibattito. Alle tre la grande riunione è arrivata al capolinea, tutti felici e soddisfatti, ma con la testa proiettata già a sabato prossimo per la festa di Saretta alla quale dovremo presentarci travestiti da qualcosa. Ci divertiremo sicuro.

Sabato. Dopo trentacinque mesi, quasi tre anni, sono tornato all’Olimpico per vedere i ragazzi in formato super schiacciare la Lazio. Mi fomento sempre quando vado allo stadio, tornarci dopo tanto tempo è stato ancor più bello considerando la prova maiuscola della squadra. Il settore ospiti, pieno come poche volte, è esploso dopo solo due minuti, da lì in poi è cominciata una festa senza interruzioni con un entusiasmo contagiante. C’è poco da dire per il resto, ritengo l’Inter troppo superiore a tutti, dipende solo da loro, se non abbasseranno la guardia, per la concorrenza la vedo dura anche stavolta. È bello vedere i tifosi felici, abbiamo aspettato e sofferto tanto, ed ora ci stiamo levando delle soddisfazioni che ci meritiamo, per l’ostinazione e l’affetto che abbiamo sempre verso nutrito verso questi colori, specialmente negli ultimi venti anni.

Domenica. È stata una di quelle classiche giornate in cui vivo ventiquattro ore in funzione di due. Il mezzogiorno di Sky proponeva il derby di basket bolognese: Virtus-fortitudo. Dopo i primi due quarti in equilibrio (36-36 all’intervallo) non c’è più stata partita, il massacro è iniziato durante il terzo quarto per concludersi con un roboante 93-67 alla sirena finale. Pazzesco Langford, buona prova di Righetti e del piccolo grande Boykins; quei disperati invece, li ho trovati in condizioni pessime. Ad un certo punto, verso la fine, ho avuto un flash-back, per un attimo mi è sembrato di rivedere uno storico derby, quello del dicembre 2000 quando demolimmo la fortitudo 99-62 e lanciammo la nostra fuga verso la stagione del “Grande slam” in cui vincemmo tutto. Adesso è tutta un’altra storia, chissà quando torneranno quei tempi, però oggi verso le tredici e trenta ho assaporato quella vecchia sensazione. Una dedica speciale va a Gregor Fucka, andò via da Bologna anni fa dopo aver perso una serie di derby cruciali, ora è ritornato e ha iniziato a riperdere, bentornato pupazzo. Ah dimenticavo una cosa…SUBIRETE IN ETERNO.

 

 

Frase del giorno

Franco Casalini: “Langford oggi ha fatto tutto, ci manca solo che prende il carretto e si metta a vendere i gelati…”

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