Cara “Special One”

Uno spazio riservato alla nostra Special One era d’obbligo, prima o poi un post su di lei lo dovevo scrivere, la spinta finale me l’ha data lei stessa alcuni giorni fa quando ha criticato il mio blog ed in particolare alcuni tra gli ultimissimi articoli. Innanzi tutto voglio chiarire il perché di questo soprannome, la cara Francesca per circa due anni si è portata dietro l’appellativo di “Buffona” per il suo comportamento universitario un po’ rivedibile e per alcuni frasi che l’hanno resa famosa tipo ”Io non ce la posso fà”, “Io domani non vengo a lezione” oppure il classico “Oddio ragà non potete capire, non mi ricordo niente”. Il doppio esame ravvicinato di storia dell’arte moderna a maggio l’ha resa invece speciale, due trenta in fila studiando credo giorno e notte, artisti, date e opere a memoria l’hanno consacrata; io le ho “prestato” il soprannome del mio allenatore, e lei deve considerare questo atto come un qualcosa di estremamente affettuoso e incredibile. Detto questo, ci tengo a sottolineare un aspetto, io non le stavo simpatico agli inizi, solo perché non giocavo a carte con lei e gli altri ragazzi, l’anno dopo però le “messe” al corso di letteratura latina medievale e non solo ci hanno fatto diventare buoni amici. Ciò che non può non conquistarti di questa ragazza è certamente la simpatia, in venti anni non mi sono mai divertito tanto a dire stupidaggini con una ragazza, a volte è proprio come se fossi in compagnia di un mio amico maschio. Le sue fobie con i telecomandi, i racconti riguardo i peluches, in particolare Gar e Raffa, quel povero cane (Willy), le castagne, la Coca cola e i tatti, le hanno attribuito un ruolo primario, quando io e i miei amici diciamo che è il nostro personaggio preferito dell’università non scherziamo affatto. Il criticare tutti e tutto, a volte la rendono ingestibile, però poi, dice subito una stronzata e si ricomincia a ridere; essendo mia confidente, non perde occasione per criticare anche ogni mia azione extra universitaria, ma devo ammettere con franchezza che spesso ci prende. Resta il fatto che è “Special” perché io non ho mai visto nessuna persona rimorchiare in questo modo: sta ferma e rimorchia, si muove e rimorchia, parla e rimorchia uguale, è a dir poco impressionante. Naturalmente consociamo il suo fidanzato, ribattezzato non a caso il “Supereroe” per la pazienza che dimostra ormai da tre anni, (la figuraccia che ha fatto pochi giorni fa riguardo il regalo dell’anniversario è da premio oscar) però a me fa molto sorridere il fatto che lei si creda realmente la migliore e questo non lo può negare, o comunque non può dire che quando si atteggia lo faccia per scherzo. Ogni volta dico che la voglio presente a lezione perché lei è il tocco in più, la risata o la battuta ulteriore che riempie la giornata, ci laureeremo con lo stesso professore molto probabilmente, ma per me e non solo, credo che sarà un privilegio e un divertimento condividere con lei il resto del nostro cammino in futuro all’interno della facoltà di Lettere e Filosofia. Toglieteci tutto, ma non Special One…

 

P.S. Riguardo il nuovo taglio di capelli, devo dire che inizialmente mi aveva lasciato leggermente scettico, ma adesso,  giorno dopo giorno, mi sta convincendo sempre di più.