Il Cuore

 

Credo che dopo quasi 20 giorni di 2013 sia il momento per un bel post riguardo i buoni propositi e gli obiettivi personali per questo nuovo anno.

Non faccio previsioni, non mi interessa, anche perché il primo gennaio con mia madre abbiamo scherzato facendo rispettivamente un foglio word con i nostri pronostici per il 2013 a livello familiare, ipotizzando quali saranno i fatti più interessanti che ci riguarderanno.

Questo tipo di discorso l’ho affrontato quindi privatamente, qui invece mi voglio lanciare in considerazioni diverse.

Parto dalla fine e dico che l’obiettivo principale è quello di arrivare al pranzo di Natale tutti intorno allo stesso tavolo, come sempre, se saremo tutti, sarà stato un bell’anno a differenza dell’ultimo.

Per quanto possa sembrare una frase scontata o da “vecchi”, mi dispiace deludervi, ma credo veramente che sia il dato più importante, la spiegazione è facilmente comprensibile.

Appurato questo, io di fondo ho un obiettivo principale, intorno a quello credo che possa ruotare tutto il resto. La cosa per me fondamentale sarà recuperare il mio cuore.

Tante volte, soprattutto ultimamente, ci sono stati riferimenti a questo cuore, da parte di Alfredo, Gabriele e del sottoscritto. Il cuore, e tutto ciò che rappresenta, è la parte più importante di me. Senza quello, perdo molto, forse troppo. Senza il cuore non siamo nulla a mio avviso, io ancor meno. Il cuore è l’entusiasmo, la passione, la forza e la convinzione. Io ho assoluto bisogno di ritrovare tutto questo, aspetti che negli ultimi mesi si sono smarriti inevitabilmente per tanti motivi. Per me è necessario ritrovare il mio cuore e quindi lo spirito, il fomento, la voglia di riprendere a correre nel senso più figurato. Sono fermo al palo da un po’, è stata una sosta lunga, imprevista ma ricca di spunti e riflessioni, certamente utile. Ora però, è il momento di ritrovare fiato e grinta, a prescindere. Per riottenere questo probabilmente sarà necessario qualche cambiamento, qualcosa di intrigante o super-stimolante, input che si trasformano in garanzie di reazione. Il cuore per tornare a battere come dico io ha bisogno di essere predisposto e poi di essere infiammato da qualcosa ed io ci sto pensando. Se il 2012 è stato un anno di transizione visto il passaggio dall’università al mondo fuori e alle prime esperienze lavorative, il 2013 deve essere un anno di risposte, personali e non solo, deve essere un punto di partenza notevole.

Insomma, riprendere il cuore metaforicamente significa tutto ciò che ho appena spiegato, a oggi è la mia principale aspirazione, perché se torno ad avere quello rapidamente, cambia tutto davvero. Anche perché, parafrasando un verso finale di Orwell in Diari di guerra, nel capitolo La Rivoluzione inglese, Io Credo in Matteo Ciofi, e credo che andrà avanti.

 

 

“Su nulla abbiamo meno potere che sul nostro cuore, e, lungi dal comandarlo, siamo obbligati ad obbedirgli”.

(Jean-Jacques Rousseau)