800

 

Ottocento post. Ottocento non sono pochi, mi pare chiaro, ma è un dato che testimonia la continuità e il vissuto di questo blog, quando mancano una cinquantina di giorni al suo sesto anniversario.

Ottocento dicevo, Ottocento come il pub dietro la Stazione Tiburtina in cui sono andato un sacco di volte con i miei amici, Ottocento come il secolo che più di tutti gli altri mi ha affascinato studiare.

Il secolo del Romanticismo, della Passione e dell’Amor di Patria, dell’Individualismo, della Fantasia, di tutte quelle cose che vivono dentro di me.

Il secolo in cui sono state inventate tantissime cose che appartengono ancora in maniera consistente alla nostra vita di tutti i giorni: la radio, l’automobile, la fotografia e la Coca Cola, ma anche il cinema, il telefono, la lampadina e il cibo in scatola.

Ottocento come i post pubblicati, anche se sono in realtà 805 ma parlo come gli juventini e dirò che sono 805 sul campo e 800 quelli riconosciuti, quelli on-line.

Ottocento, numero tondo, altri cento a partire dal 26 dicembre 2012, quando scrissi il post numero 700 parlando del Natale appena vissuto con un foto-racconto.

Tocco quota 800, con ritrovato entusiasmo e con dei bei giorni alle spalle, consapevole che toccherò 900 tra una decina di mesi più o meno, quando il blog non sarà più su questa piattaforma ma su WordPress. Questa è la novità più grande che riguarderà il futuro prossimo, pochi giorni fa infatti abbiamo ricevuto questa comunicazione e siamo pronti a traslocare, anche se io lo faccio a malincuore.

E sì, perché ci si proietta al domani, perché un blog serve a questo, a ricordare, a fissare emozioni e ad avere una memoria storica dalla quale poter attingere sempre.

Molto c’è da raccontare, e niente va dimenticato.

Un blog, ed ottocento post, servono proprio a questo.

 

blog, 800, post

 

 

 

I’m the last of a dying breed

and it’s not the end of the world, oh no

It’s not even the end of the day…

800ultima modifica: 2013-09-25T00:38:19+02:00da matteociofi
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