Anni 90-mania

Alcuni giorni fa il saggio Falcone mi ha inviato una frase di uno sconosciuto pescata da Facebook, una frase che recitava il seguente testo: “Quando sognavamo ancora il futuro e non il passato”.

Una considerazione riferita al 1992 che in maniera perfetta e sublime, ma anche drammaticamente vera, spiega tutto. Racconta quello che era e ciò che siamo oggi in nove parole, in un periodo in cui il richiamo al passato, al vintage, agli anni andati, sembra essere più forte che mai.

Il motivo non lo so o probabilmente potrebbe annidarsi solo e proprio in quella frase, ossia che il presente ed il futuro ci sembrano talmente tanto grigi che attingere a piene mani ad un passato non così lontano ci emoziona al punto da generare una sorta di sollievo.

Credo che tutto nasca dall’oggi, dall’attualità, da come siamo e come ci sentiamo, non penso sia la classe ondata di nostalgia che ciclicamente ricade su un decennio quando inizia a farsi effettivamente più distante nella memoria. Non mi sento nemmeno di dire che sia un discorso di anni, che 25 anni fa, un quarto di secolo fa, era per forza tutto meglio di oggi perché eravamo semplicemente 25 anni più giovani, motivo che di fatto basterebbe per chiudere ogni discussione e giustificare il tutto.

Mai come ora quella frase mandata da Gabriele ci ritrae in modo preciso. Il proliferare di programmi tv, pagine dedicate sui social, serate nei locali vari, insomma questa grande ondata a forte tinte Anni 90 è diversa dalla altre. Ha un impatto più netto. È come se delineasse un prima e un dopo, ossia quando eravamo felici e ottimisti per l’ultima volta da quando non lo siamo più stati. Oggi siamo conseguenza di quest’ultima frase: più incupiti, preoccupati, infastiditi, ma mi sento dire che sia una peculiarità molto italiana.

Questo ripercorrere l’ultimo decennio del secolo scorso è diventato un gioco fin troppo facile. Una soluzione certa, un usato garantito per attirare consensi, lettori e audience. Chi ha vissuto un decennio ha piacere a riguardarlo con occhi diversi, chi lo ha sfiorato può chiarirsi le idee e i Millenials si fanno un po’ di memoria storica per capire da cosa e da dove provengono.

Anni fa, prima che la 90’s-Mania esplodesse del tutto, avevo visto lungo inaugurando sul sito del Guerin Sportivo la rubrica “Anni 90”. Un’idea che guardando l’attualità era quasi da precursori, oggi però me ne starei alla larga dal fare un qualcosa di analogo, anche perché altrimenti finirei in questo enorme calderone.

Personalmente sognavo a quell’età e in parte sogno anche oggi, anzi, nonostante passaggi a vuoto fisiologici ho sempre continuato a farlo. Bisognerebbe anche farsi una domanda però: se effettivamente non sogniamo più, a prescindere, al di là di epoche e possibilità. Forse il problema è quello, e non sempre però si può dare la colpa agli altri o al contesto, o meglio, non prima di esserci chiesti se siamo noi i primi colpevoli a sognare guardando sistematicamente lo specchietto retrovisore.

Anni 90-maniaultima modifica: 2018-02-16T11:40:47+01:00da matteociofi
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