Per oggi, basta questo

Non sono stati mesi semplici e questa lunga pausa ne è stata in parte una conseguenza. In realtà avrei avuto molto da dire ma talvolta è bene anche tacere, soprattutto quando è difficile raccontare senza poter andare in fondo alle questioni trattate.

È complicato parlare quando il limite della privacy non può e non deve essere superato, perché oggi, nel 2019, resto dell’idea che non tutto possa essere pubblico.

Ho avuto poche volte la tentazioni di scrivere a dire il vero. Pigrizia, poca voglia, tanto da scrivere sul serio per lavoro e non solo, e quindi zero fantasia di riempire una nuova pagina word.

È estate, fa caldo ma nemmeno troppo in fondo. Venerdì sarà l’ultima giorno di lavoro prima di una settimana di vacanza, la prima di tre, quest’anno saranno più del solito per fatiche precedenti.

Alla fine, in questi mesi, ho pensato che poteva andare peggio nella vita, ma anche meglio. Magari semplicemente come andava prima, che poi, guardando dallo specchietto retrovisore, era un bell’andare.

Mesi senza scrivere sul blog come mai era successo prima in oltre undici anni: era una fase necessaria, inevitabile. Al tempo stesso però, non ho mai pensato di non scrivere più o di lasciar perdere, prima o poi sapevo che avrei postato qualcosa. Per carità, nulla di eccezionale, come queste righe, ma qualcosa, un segnale, un messaggio.

A volte basta anche questo.