Una estate anni 90

L’ho definita una estate anni 90 e già questo significa conferire un titolo di merito, una onorificenza, vuol dire che è stata una estate bella.

Ma perché anni 90? In maniera inconsapevole e incosciente molte cose fatte mi hanno riportato indietro a quegli anni, anni di infanzia e prima adolescenza, anni di vacanze al villaggio e Rimini, con l’aggiunta di San Marino, anni di goleador (intese come liquirizie) e qualche spuma.

Sono passati 20 anni dal 1999 ad esempio, ma la vecchia dance italiana è tornata e allora si balla e si canta, tanto impararla a memoria era facile a quel tempo e semplice ora nel ricordarsi le parole.

Una estate anni 90 con l’Inter che ti piazza colpi di mercato a suon di denari, con tanto mare, Torvaianica e la spiaggia dei vigili del fuoco. È stata una estate con tante vacanze, con giorni di riposo e svago. La sagra delle pizzola ad Anguillara, le spiagge del litorale romano, il trenino per andare a Ostia Lido nell’estate che ha reso questa località un tormentone musicale.

Una estate di incontri, iniziata tardi e ancora non finita, di aria condizionata, di treni regionali, di pizze all’aperto a San Lorenzo, di lavoro in continuo calo dopo un giugno infernale.

L’estate del mais scoperto a casa della Bionda ad Anzio, del mondiale femminile e di curricula nuovamente spediti in giro, come non succedeva da un po’.

L’ultima di estate di questa decade, eppure, così familiare, e quindi impossibile da non apprezzare.

Una estate anni 90ultima modifica: 2019-09-11T11:31:00+02:00da matteociofi
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