WordPress maledetto

No no, vado dritto al punto senza mezzi termini: WordPress sei una merda. Si’, ma una grande merda, sia chiaro. Ora chiudetemi il blog, censuratemi, fate quello che vi pare. Bannatemi. Io tanto sto cercando in tutti i modi di spostare la baracca da un’altra parte, un modo per traslocare e finire su qualche altra piattaforma, tanto piu’ di merda di questa e’ impossibile trovarla. Ma facciamo un passo indietro: perche’, e ripeto perche’, Myblog e Virgilio ci hanno fatto questo dispetto obbligandoci a finire su WordPress, perche’ mi dico io? Ma non stavamo tanto bene la’? Si’ assolutamente, stavamo una meraviglia, ora invece e’ una merda. Dopo 15 giorni ancora non ho capito nulla ma temo addirittura di essere un privilegiato perche’ il Galluccio ad esempio non riesce ad entrare e nello spostamento gli hanno tolto l’ultimo post, Settore presumo sia in situazioni analoghe. Io nel frattempo mi ritrovo senza foto e album, impossibilitato a mettere i tweets, con sto elenco di merda qui dell’archivio mese per mese e non posso giustificare il testo, impedimento che mi da’ tremendamente fastidio.  Non posso piu’ avere il traffic e vedere gli accessi nel blog, non posso controllare nulla dalle impostazioni e il dannatissimo pannello centrale e’ ultra complicato, tutt’altro che comodo o intuitivo. Ora dimmi tu, WordPress di merda, perche’ dovremmo essere felici noi utenti di tutto cio’? Dimmelo, merda!

Mi stanno facendo passare la voglia di scrivere perche’ sono obbligato a farlo in un posto virtualmente inospitale, dove e’ complicato anche mettere i commenti da quanto mi hanno detto. Ma perche’? L’unica cosa che sinceramente ho capito riguardo le funzionalita’ (a detta loro fantastiche) e’ che passano attraverso dei plugin i quali vanno scaricati sul sito centrale e poi installati nelle impostazioni. Il problema e’ che alla voce PLUGIN io non ho l’opzione “aggiungi” per cui sono bloccato. In piu’, e questa e’ una vergogna, rispetto a prima quando avevamo la redazione di Myblog, ora siamo soli e abbandonati in mare aperto, senza supporto e assistenza. Continuo a cercare sul web qualche tutorial, qualche anima pia in grado di spiegare l’utilizzo di questa megagalattica merda che va sotto il nome di Worpdress. Si carica male, e’ lento, non funziona come dovrebbe e le giustificazioni tecniche per lo spostamento ormai non tengono piu’. Io ero convinto che ci saremmo trovati in una situazione poco comoda da maneggiare, mi pare sia successo senza troppi giri di parole. Era meglio il blog prima, era meglio Virgilio e caro il mio WordPress te lo dico nuovamente: sei una merda.

Quante volte ho scritto merda nel post? Lo volete sapere? 10, WordPress di merda, 11.

P.S. Perdonate accenti e apostrofi messi non benissimo, ma ho dovuto scrivere con la tastiera anglo-sassone. Ma d’altra parte, per parlare di questa merda di WordPress (12), non ha senso stare li’ a curare troppo la forma. Non se lo merita. Merda. 13.

LA VIGILIA

Ci siamo quasi, domani a quest’ora esatta sarò pronto per l’ultima battaglia dell’anno, parto in mattinata con il treno e poi il resto della mia giornata dipenderà dell’esito finale del Meazza. Mi lascio alle spalle due settimane difficili per tanti motivi, ma adesso ho veramente in testa soltanto una cosa, da bravo studente mi porto dietro gli appunti di storia dell’arte perché spero di avere un minimo di lucidità e ripassare qualcosa durante il viaggio. Ho ogni tipo d’acciacco da ormai 15 giorni, un po’ sarà per colpa delle allergie del periodo ma certamente non arrivo per niente bene a questo appuntamento cruciale, ora però non è il momento di fare l’elenco dei problemi perché domani dovremo essere tutti uniti e spingere per  un obbiettivo comune. Vado lo stesso  pur non avendo il biglietto in tasca, ma non potrei mai perdonarmi di vivere un’altra vittoria del genere sul divano di casa, se dovesse succedere, quello che mi auguro vivamente, almeno sarò nel bel mezzo della festa al centro del mio mondo. L’unica vero dispiacere è non poter sentire il ruggito della Nord quando i ragazzi entreranno in campo per il riscaldamento, questa è sicuramente l’emozione più grande che non potrò vivere non essendo allo stadio. A mia madre ho promesso che dopo questo scudetto appenderò la sciarpa al chiodo, le ultime settimane mi hanno dilaniato, da persona moderata quale sono ho perso ogni traccia di equilibrio, devo tornare assolutamente indietro e me ne rendo conto, voglio tornare ad essere un semplice tifoso dell’Inter e non trasformarmi più in un pazzo alienato dal pianeta Terra. A queste cose però ci penserò da lunedì, io voglio vincere lo scudetto domani e mandare il milan una volta per tutte all’inferno, ciò che temo è che sia tutto troppo bello e quindi impossibile, non può succederci una cosa tanto meravigliosa, per questo confido più nella Samp che nell’Inter. Spero di dormire un po’ stanotte, la sveglia è già puntata per le sei e poi so quanto sarà faticosa la giornata di domani, voglio stare al meglio perché domenica 4 maggio la voglio vivere tutta.

Chiudo con le stesse parole già utilizzate per il derby d’andata, a dicembre andò tutto bene, speriamo che possano essere ben auguranti anche stavolta.

Per non rimanere eterni incompiuti: lottiamo affinché il Graal rimanga in mano nostra e Montsalvat terra d’immortalità e al tempo stesso nebulosa dimora sovra terrena, ci apra le sue porte. E’ ora che l’età oscura lasci il passo agli allori. Perché gli astri sollecitati in adeguata maniera e con benevolenza sorridano al nostro orgoglio e all’inesauribile sete di rivalsa che ci portiamo dentro.

Avanti Inter, avanti Curva Nord, vinciamolo insieme!

Hillsborough, 19 anni dopo

La strage di Hillsborough è una tragedia calcistica avvenuta il 15 aprile 1989 all’Hillsborough Stadium di Sheffield, che provocò la morte di novantasei persone, tutti sostenitori del Liverpool. I tifosi dei Reds  ricordano quelle vittime con una commemorazione molto toccante che si svolge ogni 15 aprile nella curva Kop dello stadio di Anfield Road. Qui l’orologio è sempre fermo alle 15.06, ora del fischio di sospensione di quella tragica partita.

Dedicato a tutti coloro i quali hanno perso un proprio caro quel sabato pomeriggio e non hanno ancora avuto giustizia, a chi ha questa squadra nel cuore, a chi dopo tanti anni continua a vedere stupidamente in questa strage la “giusta” ricompensa dopo i fatti dell’Heysel.

When all the lights go out forever
Somewhere near the end of time
The noise will pass and the dust will settle

And you’ll be on my mind

Now you won’t find it hard to understand
Though it’s so hard to explain
The who and what and how and why and wherefore
You kept me sane
You kept me sane

‘Cos you were there for me
Oh, and you set me free
To be what I want to be
With dignity

 

Heart as big as my hometown
Lay me down by water cool
Heart as big as the city
Heart as big as Liverpool

9b86aadbce31851fc50943cda3bb08b5.jpg89b72bf9e005f565308a48dcd55df349.jpg4f6786ae132eb2d0847df1ea2fa88380.jpg

JUSTICE FOR THEM, YOU WILL NEVER WALK ALONE.

Timori

Non è stata una bella domenica sportivamente parlando, abbiamo regalato un derby (95-92) praticamente vinto a novanta secondi dalla fine a quei Falliti, e la sera abbiamo subito la prima sconfitta in campionato a Napoli, ventidue mesi dopo l’ultimo stop esterno. Il preludio alla settimana del mio compleanno e al centenario dell’Inter non è stato dei migliori, ma ciò si somma ad un mio stato per così dire poco brillante che mi accompagna da un paio di settimane. Premetto che nei giorni precedenti alla mia festa mi incupisco sempre un po’ e rifletto su quello che ho concluso nell’ultimo anno, anche stavolta posso ritenermi soddisfatto soprattutto per quanto riguarda l’università. La verità è che sono un tipo che non ha mai avuto paura, ma il mio unico timore è quello di svegliarmi un giorno e rendermi conto di aver sbagliato tutto, aver intrapreso una strada errata o magari aver perso semplicemente tanto tempo. Questa è la mia unica preoccupazione perché spesso mi pongo delle domande su ciò che faccio, cercando anche di analizzare a fondo le cose e finora non mi sono pentito delle mie scelte ma la paura che un giorno tutto possa cambiare a volte mi angoscia. E’ un periodo strano ho paura di aver paura o che succeda qualcosa, forse negli ultimi tempi ho sentito parecchie brutte notizie riguardo persone vicino la mia famiglia e questo ha inevitabilmente alterato la mia serenità. Credo comunque che sia solo un momento “strano” e spero anche piuttosto breve, però mi trovo in una condizione alla quale non sono abituato, ma a volte può capitare e provo quantomeno a non pensarci troppo. Le uniche due belle notizie sono state la visita di Simone a casa mia ieri ed il fatto che stasera uscirò con Andrea, sono due mesi che per svariati motivi non ci vediamo, sono certo che mi saprà ricaricare.