La mia idea di RifondInter (parte 2)

… Allenatore: Tralasciando il sogno del ritorno di Mou che non avverrà fin quando non avrà una società pronta a garantirgli certi sforzi economici, io opterei per un altro vincente del quale non mi interessa il passato e le dichiarazioni, ossia Fabio Capello. Anche lui però non verrà per lo stesso discorso del portoghese, sono tecnici che vanno dove si spende e l’Inter ora non è il posto adatto. Sono contrario a gente come Spalletti e Mazzarri, più favorevole a Villas Boas e ancor di più al ritorno di Mancini che se dovesse fallire anche in Premier si ritroverà a spasso in estate. I cavalli di ritorno non sempre sono destinati a fallire, Lippi alla Juve e Capello al Real lo testimoniano. Su Stramaccioni penso che non si debba fare l’errore di valutarlo solo per questo scorcio di fine stagione. La squadra pare averlo accettato bene, Moratti è entusiasta quindi non mi sento di toglierlo dai candidati alla panchina 2012/2013. Dico solo una cosa: spero che Il Presidente prenda uno di cui è veramente convinto, chiunque esso sia, la storia ci insegna che le varie Inter vincenti avevano sempre un tecnico fortemente voluto, amato e appoggiato da Moratti. Basta allenatori indesiderati come Gasperini e Benitez, se deciderà che Stramaccioni o chiunque altro sono le persone adatte che lo convincono al 100% andranno bene, saranno gli allenatori migliori, sicuramente. Detto questo, il problema dell’Inter non è il tecnico bensì la squadra. Se gli ultimi allenatori hanno tutti fallito è evidente che la colpa sia di qualcun altro, ovvero dei calciatori e non di chi li manda in campo.

Giocatori: Via Julio Cesar, Lucio, Forlan, con Cordoba che si ritirerà. Fuori quindi dei senatori o giocatori anziani con contratti pesanti, bisogna ragionare su quelli  anche se uno sforzo lo farei per trattenere Maicon. Dentro Viviano e  Caldirola, mentre Juan Jesus merita una chance così come Ranocchia anche se sul suo effettivo valore ho sempre più dubbi, rinnovi per Samuel e Chivu a cifre inferiori. A centrocampo confermerei tutti i vecchi, tre partite al mese possono giocarle, sette no e credo che possano ancora servire. Da riscattare Poli (il migliore finora) e Guarin, più fiducia a Obi e portare a Milano Kucka. Dopo che ci siamo fatti scappare stupidamente a zero Montolivo serve almeno un altro innesto in mediana, tanto per vincere lo scudetto servono corsa, grinta e gente affamata, non dei fenomeni mondali, la Juve lo sta dimostrando. Sneijder si è svalutato tantissimo, sta sempre male ma io non lo darei via, l’unico giocatore di classe che può inventare va trattenuto. In avanti nessun riscatto per Zarate, via Forlan, confermato Pazzini, confermatissimo Milito. A noi servirebbe uno di fantasia, brillante e dinamico, un Lavezzi insomma, se dobbiamo spendere 25-30 milioni per un Lucas qualsiasi opterei per il Pocho che ha una clausola precisa: 32 milioni. Se Pandev sarà ceduto dovremmo prendere un altro attaccante di discreto valore. Se ci dovesse poi essere l’occasione (e deve essere tale) di riprendere Balotelli io non perderei troppo tempo per riportarmi a casa un giocatore giovane, forte e che può illuminare un attacco spesso troppo prevedibile.   

La mia idea di RifondInter (parte 1)

Da qualche settimana ormai si sente parlare insistentemente di rifondazione, di ricostruzione, di idee nuove per il futuro e di mercato. Seguendo l’evolversi delle cose con attenzione nonostante un po’ di distacco, sto maturando la mia personalissima proposta di RifondInter, partendo da un presupposto: giocheremo in Europa ma non in Champions. Non agguanteremo il terzo posto e credo che sia giusto così, non lo meritiamo per la nostra stagione e sarebbe forse un traguardo che potrebbe essere mal interpretato e rendere una stagione disastrosa, un po’ più decente: questo equivoco porterebbe ad altri errori.

Dirigenza: Le colpe come detto tante volte appartengono a piani alti della società. Dopo anni di successi, credo che sia opportuno un bel cambio radicale con uno snellimento dei ruoli. Via Paolillo poiché non ha senso la sua immagine e via Ausilio che rimane un personaggio conosciuto ma allo stesso ignoto, soprattutto per le sue abilità mai manifestate ampiamente in prima squadra. Su Branca ho un’idea precisa: è stato uno degli architetti delle stagioni trionfali, con grandi colpi, belle scoperte e tanti affari, fare mercato con un budget alto e abbastanza semplice, farlo con meno soldi è ovviamente più complicato e proprio in quella situazione serve il fiuto e la capacità di trovare soluzioni. Finora, mi riferisco agli ultimi due anni di risparmi, ha sbagliato tutto. In aggiunta a questo mi pare sempre più un personaggio mal sopportato da tanti, uno che si è montato un po’ la testa e che se dovesse essere mandato via nessuno lo rimpiangerebbe troppo. Al loro posto riporterei a casa Leonardo come direttore dell’area tecnica, perdonandogli di essere stato la prima causa della stagione drammatica in corso dopo averci lasciato all’improvviso per andare a guadagnare il doppio. Il brasiliano sembra essere stanco già del Psg, all’Inter potrebbe ricoprire lo stesso ruolo al posto di Branca, un aria nuova dietro le scrivanie non sarebbe una brutta mossa, Leonardo a fare il dirigente e il mercato affiancato da un altro ritorno: Lele Oriali. Tutti lo rimpiangono ora, nessuno se lo filava quando stava dentro i quadri societari, per me sarebbe un valore aggiunto, un uomo vicino alla squadra e di rappresentanza in Lega, potrebbe ricoprire il ruolo che aveva nell’Inter di Mourinho e coprire quello di Paolillo. In sintesi, via quei 3 e dentro questi 2, meno gente che parla, gerarchie chiare e aria nuova, con persone che già conoscono Appiano Gentile…

(continua)