Il pic-nic

Dopo aver salutato Alfredo circa tre settimane fa, ieri è stato il momento dell’arrivederci alla nostra cara amica Teoria. Domani chiuderà le valigie e partirà alla volta di Madrid dove rimarrà per un mese con l’obiettivo di lavorare sulla sua tesi magistrale di storia che verterà proprio sulla Spagna. Parte in seguito alla vittoria del bando per poter scrivere la tesi all’estero, stranamente ha vinto anche questo concorso facendo bottino pieno, considerando anche il successo nel part-time per la terza volta di fila. Come detto, ieri ci siamo incontrati in centro per un entusiasmante pic-nic a Villa Borghese. Giornata calda, quasi estiva, il tempo ci ha obbligati a trovare un angolo di ombra sotto qualche pianta per consumare i nostri panini, le pizzette e i vari dolciumi fatti in casa. Pochi ma buoni, anzi, pochi ma schierati, eravamo 6 e tutti dell’università, alla fine il gruppo ha subito una pseudo selezione ma non penso che i risultati siano stati negativi.  A far da sfondo al pomeriggio la semi polemica a distanza con alcuni personaggi della facoltà che hanno disertato questo appuntamento per non mancare a quello unico, fantascientifico, magico, emozionante, entusiasmante, strepitoso ed imperdibile che in contemporanea si stava svolgendo all’università. Tralascio i dettagli e soprattutto non cito l’evento per non fargli ulteriore pubblicità, ma un pensierino lo voglio rivolgere a chi ha preferito questo appuntamento piuttosto che condividere del tempo con un’amica in partenza. Credo che ognuno sia libero di scegliere ciò che ritiene più opportuno, ritengo inelegante e fuori luogo etichettare come “cazzata” la decisione di andare a Villa Borghese per un pic-nic vista l’occasione, anziché gremire l’Aula Moscati di Tor Vergata ed assistere alla seconda giornata della conferenza. Noi siamo stati bene, loro non so, se avessimo avuto anche un pallone magari avremmo vissuto qualche brivido in più, ma ho apprezzato il taglio filosofico e discorsivo della giornata. Riguardo a Teoria cosa possa dire? Ho sempre detto che la ritengo l’unica persona veramente di talento che ho incontrato in questi anni d’università, senza voler togliere niente a nessuno e con il massimo rispetto per tutti credo che Teoria abbia quel qualcosa che non si può affinare o creare, il talento è un dono che si ha o non si ha. Per sua fortuna lei possiede tutto ciò, le auguro il meglio e spero che non lo sprechi mai, sarebbe un peccato, ma è troppo intelligente per bruciare questo potenziale. Come detto tante volte, Teoria unica via e questa volta ancor di più. I primi di giugno la riabbracceremo, ora le facciamo il più grande in bocca al lupo e le auguriamo tutti in coro buon viaggio.