Anche per voi

Le pessime condizioni climatiche ed una salute ancora non del tutto stabile mi hanno tenuto in casa fino alle 17, quando poi ho sentito risuonare in diretta tv l’inno di Mameli dentro al Parlamento, mi sono vestito ed in preda ad un fomento indicibile sono partito con direzione Roma centro. Volevo essere presente anche soltanto per un minuto a questo 150esimo anniversario dell’Unita d’Italia, è piovuto per tutto il giorno, tanto vento ed un cielo coperto che metteva quasi paura, ma alla fine, sono andato e sono stato felice di ritrovarmi davanti all’Altare della Patria con il tricolore in mano il 17 marzo 2011. Sono giunto alla stazione Termini e poi mi sono diretto verso Piazza Venezia, splendida l’aiuola verde-bianco-rossa ma soprattutto incredibile il flusso di folla che ho trovato, sembrava il sabato prima di Natale. Negozi aperti e migliaia di romani in giro per le vie del centro, il mio percorso è proseguito per tutta Via del Corso dove ho fatto sosta in San Giacomo in Augusta per arrivare poi a Piazza del Popolo, luogo in cui era previsto un concerto annullato a causa del maltempo. Sono arrivato quando gran parte delle celebrazioni erano concluse ma sono stato comunque soddisfatto del mio giro in solitaria, se non lo avessi fatto sarei andato a letto deluso e con il rimpianto di non esserci stato, di non aver partecipato nemmeno per un istante ad un avvenimento così bello. Mi sento italiano fino in fondo, l’ho ripetuto tante volte negli ultimi post, credo di essere diventato così grazie anche a mia nonna che da piccolo mi raccontava la guerra che ha vissuto, la borsa nera che era costretta a fare, i suoi viaggi sui respingenti dei treni e quando andava a Voghera a piedi. Mia nonna mi ha trasmesso il rispetto per il tricolore e l’amor di Patria e se oggi sento e vivo in questo modo le celebrazioni per l’Unità è anche per merito suo. Sono andato in centro per lei, per David che a migliaia di km avrebbe voluto tanto esserci, per gli italiani nel mondo che non dimenticano la propria terra, come mio cugino che sta da dieci anni in America ma che quando vede alla tv delle immagini di Genova, di casa sua, si commuove sempre un po’. Ieri ero lì per loro, le celebrazioni in questi due giorni hanno riscosso molto successo in tutta Italia e questo è il dato più significativo: malgrado tutto, noi italiani ci siamo sempre.

Ieri, oggi e domani, sempre orgogliosi di essere italiani.

Anche per voiultima modifica: 2011-03-18T11:35:01+01:00da matteociofi
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