Elezioni 2013

 

Grillo ha trionfato, Berlusconi ha compiuto un miracolo, Monti ha perso malamente, Bersani ha fallito in maniera clamorosa. Questo è il quadro delle elezioni ma soprattutto i presupposti che mettono a repentaglio ulteriormente il nostro Paese sempre più ingovernabile e pertanto vicino ad un tracollo.

Ho seguito come non mai la diretta e lo spoglio, tra Sky, Rai, La7 ed il web, ho monitorato tutto fino all’1.30, una maratona lunga ma che mi ha coinvolto veramente. Sono state le elezioni di Grillo avanti a tutti in maniera inattesa, e con il comico genovese ora chiunque dovrà fare i conti e sinceramente, allo stato attuale delle cose, non credo che sia la notizia peggiore. L’”antipolitica”, le urla forsennate, una campagna elettorale insolita, tutto ciò ha portato milioni di voti a Grillo: la gente è stufa di tutta la classe politica, questo è un elemento altrettanto palese.

Inspiegabile il successo di Berlusconi, o meglio, non è giustificabile che esista un terzo del paese capace ancora di dare credito e fiducia a questo personaggio. Di certo ha avuto un merito enorme: crederci. Ha lavorato tantissimo negli ultimi mesi, come un “mantra” ha picchiato sulle corde degli italiani con frasi e promesse, alla fine ha pareggiato. Un pari che vale oro.

Nella serata della resurrezione berlusconiana penso che grandi meriti li abbia avuti il “Perdente Bersani”. Sono dell’idea che in politica sia fondamentale avere carisma, saper trasmettere qualcosa, essere in grado di coinvolgere. Berlusconi lo sa fare da grande comunicatore qual è, Bersani no.

Ha perso, è il grande sconfitto. Ha dilapidato un vantaggio clamoroso, ora, in uno stato normale, cosa che non è l’Italia, si dovrebbe dimettere. Non avremo mai la controprova di Renzi, non sapremo mai se il sindaco di Firenze avrebbe fatto meglio, io penso proprio di sì, ma d’altra parte questo voleva il PD. D’Alema, Letta, Franceschini, Rosy Bindi, Bersani, sono il simbolo di un partito geneticamente perdente, sconfitto nell’anima, così tanto inerme da non fare gol nemmeno con il pallone sulla linea di porta. Questo disastro dovrebbe essere il loro ultimo atto, ma per nostra sfortuna rimarranno ancora in sella. Renzi era l’uomo nuovo, a lui avevo dato la mia preferenza, ma come dissi mesi fa, l’Italia ed il PD avevano perso una grande occasione anche se non avrei mai immaginato che il Partito Democratico potesse addirittura perdere le elezioni.

Rimane l’instabilità, un quadro più problematico di prima anche se l’affermazione del Movimento 5 Stelle segna una svolta chiara nella politica nostrana. Credo poco alle larghe intese, serve un governo vero che possa decidere e comandare per 5 anni ma non ci sono le condizioni.

E allora? Trovare un minimo equilibrio per cambiare legge elettorale e tornare alle urne, un passaggio inevitabile che costerà soldi e soprattutto tempo, un dettaglio che non possiamo più trascurare.

 

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