Quando esagero

A volte esagero, in questi giorni ho esagerato. Va bene riposarsi, non fare nulla, ma esiste anche il ritegno, concetto del quale me ne sono altamente infischiato scivolando in un burrone di bivacchi e di dolcissimo far niente. Dopo la prima settimana di ferie caratterizzata dalla nuova condizione, dal non avere impegni quotidianamente e dal lunedì al mare, quest’altra settimana ha preso una piega preoccupante. Vi dico soltanto che da domenica pomeriggio, quando sono uscito per andare a correre, ho varcato nuovamente la soglia di casa solo oggi per pranzo. Sono stato 60 ore dentro casa, due giorni e mezzo a palleggiarmi fra letto e divano, tv e computer. Questo particolare quadrangolare lo ha vinto la televisione dopo un duello molto equilibrato e deciso solo agli shootout con il pc. Ho visto molti film, tutti comici e quasi tutti di Verdone (Sky li sta proponendo uno dopo l’altro), ho scritto un articolo sul calcio mercato ieri e due post compreso questo. Per il resto, il vuoto più totale. Non so come sia riuscito a far passare tutto sto tempo, rimanere 3 giorni dentro casa, così, senza adoperarsi in qualcosa di sensato è un mio record. I miei non ci sono, sono il padrone totale e sfrutto appieno la condizione, anzi, la sfrutto per non combinare nulla. Rileggendo post vecchi relativi alle estati scorse, notavo come un periodo di noia, di far niente, me lo sono sempre concesso, evidentemente è un passaggio che ha una sua importanza nelle mie vacanze. Solitamente capita subito dopo aver finito qualche cosa, dopo gli esami, dopo il lavoro, la settimana successiva è sempre così. Devo dire che ha un suo valore specifico, credo che mi rigeneri, di certo non mi fa male. Stavolta forse sono andato oltre il limite della decenza, soprattutto nelle ultime giornate, da domani però tornerò a darmi una regolata: andrò a correre con maggior assiduità, uscirò di più, renderò l’estate più affine a quella di un ragazzo e non di un anziano cardiopatico sulla novantina.

 

Buon Ferragosto.

estate, riposo, vacanze

(Nell’immagine, lo shootout decisivo con il quale il Letto si è imposto sul Computer per 4-3 nel quadrangolare).

 

La ricerca della noia

Tre settimane senza libri e due lontano dal mio nuovo incarico all’ufficio eventi. Le mie vacanze procedono a gonfie vele e sono entrate nel vivo già da diversi giorni, regalandomi finora tutto quello che desideravo: grandi dormite e massimo riposo che qualche volta (raramente) è sfociato anche in noia. Nessun viaggio (dal 21 in poi mi attendono migliaia di km), nessuna scampagnata, ma molta casa e poco mare. Non faccio nulla e sono ammaliato da questa straordinaria opzione, erano due anni che agognavo delle ferie e da quando le ho raggiunte ne sto assaporando ogni attimo. L’unico sforzo che mi concedo è la palestra tre volte a settimana come sempre e la corsa la domenica, per il resto, zero assoluto. Nemmeno la movida romana mi ha visto grande protagonista finora, anche se qualche birra in compagnia non è mancata: la scorsa settimana con Daniele e Simone, la sera dopo a Frascati con il gruppo dell’università, per finire ieri a Ostia con Gabriele presso La Spiaggetta. Tutto procede anche se l’unico mezzo rimpianto è il mare e qualche bagno in più che avrei potuto fare, ieri infatti è stata soltanto la mia terza presenza a Torvajanica, un dato che molto probabilmente si può considerare un record negativo. Per non perdere del tutto l’abitudine o l’allenamento, mi sto leggendo un bel classico della letteratura contemporanea: La coscienza di Zeno, un romanzo che sta colmando alla perfezione alcuni momenti delle mie giornate. Per quanto riguardo la situazione biglietti con cui avevo chiuso un post qualche giorno fa, posso dire che la vicenda ha preso una piega positiva: oggi è stato acquistato il tagliando per Inter-roma del 21 agosto, mentre per la finale di Supercoppa sono riuscito ad accaparrarmi il prezioso biglietto con greenticket.it. Sono in attesa che quest’ultimo mi venga consegnato attraverso il corriere espresso, ma vittima del mio pessimismo relativo a questo genere di cose, ho deciso che non comprerò i biglietti per il viaggio fin quando il prezioso tagliando non sarà al sicuro fra le mie mani. In questi casi  lo scetticismo, i timori e le scaramanzie non sono mai troppe. Comunque sia il programma di domani prevede il nulla fino al pomeriggio, dopo un po’ di palestra e nuovamente il nulla, la mia personalissima ricerca della noia prosegue splendidamente.

Buona notte.    

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(Ognuno di noi cerca ciò di cui ha bisogno)