Tra beffe e coincidenze. “Perché noi siamo il Torino”

Volevo scrivere questo post ma non sapevo da dove cominciare, o meglio non sapevo come impostarlo, tanto ero consapevole che sarebbe stato criptico e di difficile interpretazione, eppure cercavo lo spiraglio giusto comunque. Ci pensavo fin quando oggi pomeriggio, intorno le 5.30 sotto la metro, alla mia fermata di Dundas, controllo la mail e vedo un messaggio da parte del ragazzo del Basso Lazio. Il nostro vagabondo, il nostro scalatore che va come un etiope e macina km.

Mentre scorrevo le sue parole sul mio display, sorridevo per svariate ragioni e qualcuno si sarà anche domandato il perché del mio divertimento ma non ho badato troppo alle mie espressioni facciali e mi sono riletto la mail di David. Ridevo per alcune sue frasi, e poi per una serie di coincidenze assolutamente folli. Ho smesso da tempo di credere che esistano delle coincidenze, almeno io continuo a sostenere che mi capitino cose abbastanza strane e non perché presto attenzione a sfumature e dettagli, ma proprio perché sono talmente grandi che non posso non coglierle.

Pensavo quindi al Catto che gioca la sua partita mentre io disputo la mia, sui rispettivi percorsi ci hanno tagliato la strade due canadesi, piuttosto normale nel mio caso, molto meno nel suo.

Le considerazioni che facciamo entrambi a fine giornata sono uguali, e le pensiamo senza rivolgersi all’altro, ignari completamente di quello che sta succedendo dall’altra parte del mondo. Il tutto si consuma con un finale da Torino. E quindi con quella amarezza e quel fastidio, quel senso di beffa strano, come quando dici “Ho visto tutto, che altro può succedere?” E invece devi fare marcia indietro e aggiornare il tuo quadernone di situazioni al limite dell’improbabile.

Tutto questo succede in una settimana in cui io ho cambiato la foto copertina su Twitter mettendone una che a me fa molto ridere perché la trovo ironica, amara ma vera: “La vita è come Juventus – Torino. E tu tifi Torino”. Una settimana in cui decido di cominciare a leggere il libro regalatomi proprio da David su Gigi Meroni…che il mio amico vergò nella prima pagina con una bella dedica molto calzante. Siamo il Torino. E se sei il Torino, aspettati situazioni al limite del paradossale e con colpi di scena che non ti agevoleranno.

D’altra parte, appunto, sei il Torino, e quindi, che cazzo pretendi?

Tra beffe e coincidenze. “Perché noi siamo il Torino”ultima modifica: 2016-02-21T22:23:07+01:00da matteociofi
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