#AmeriCatto

“Due buoni compagni di viaggio

non dovrebbero lasciarsi mai

Potranno scegliere imbarchi diversi,

saranno sempre due marinai”

 

Quello che potrebbe essere per molti aspetti il più grande brivido del 2016, alcuni giorni fa ha iniziato a prendere davvero forma. Dal desiderio e le intenzioni, si è passati finalmente ad acquisti e date, e quindi a metà novembre, dal 15 per l’esattezza, l’Eroe Sacro, il Velocipede di Fiuggi, il Catto, il Gallo, vabbè lui insomma, sarà qui a Toronto per due settimane.

Ovviamente se avessi dovuto scommettere un euro su chi potesse venirmi a trovare, quell’euro lo avrei abbinato a lui, consapevole che avrei vinto. Manca ancora molto, ma sapere di avere una data, avere la certezza e non parlare più di ipotesi varie, trasmette già un sapore diverso, fondamentalmente puoi far scattare il conto alla rovescia.

Due anni sono passati dall’ultimo viaggio insieme, era settembre del 2014 e volammo alla volta di Sofia per un’altra avventura delle nostre, in un posto poco gettonato e per questo ancor più affascinante per noi. Due anni da quel viaggio, e poco più dalla mia partenza per questa parte di mondo nella quale mi raggiungerà per vivere qualcosa di insolito e diverso.

Sarà il mio modo di ricambiare la sua ospitalità a Stoccolma nel maggio del 2011 quando era lì in Erasmus, qui a Toronto invece vivremo una situazione analoga ma con molti più giorni a disposizione e soprattutto in versione, per la primissima volta, intercontinentale.

Il mio appartamento non è grande ma per il Catto c’è spazio, averlo qui ospite sarà magnifico anche soltanto per preparare la cena e cantare insieme, che ne so…”Rose rosse” di Massimo Ranieri.

Proprio oggi gli ho scritto che finalmente potremo riaccendere il Juke Box, una delle costanti dei nostri viaggi, ossia io che inizio all’improvviso a cantare per strada e lui che si aggiunge immediatamente.

Abbiamo già ipotizzato diverse cose, una delle quali è la gita il fine settimana a Detroit. Un viaggio in pullman on the road per superare il confine a sud ed entrare negli Stati Uniti. Ovviamente una delle varianti sarà il meteo. Novembre non promette bene perché il Canada è quello che è, qualora però fosse come quello del 2015 allora potremmo fare qualcosa in più. Se la neve non ci farà visita in maniera insistente potremmo cavarcela e regalarci delle belle giornate malgrado le temperature e le non tantissime ore di sole il pomeriggio.

Sarà entusiasmante, anche perché questi posti, le città nord americane, ti stupiscono sempre. Anche se non le ami in fondo ti spiazzano perché sono talmente tanto diverse da ciò a cui siamo abituati che alla fine ti prendono, così come i ritmi e l’atmosfera che si respira.

Un’altra cosa a cui pensavo è che se deve finire la mia avventura è giusto che termini così, con un brivido lungo due settimane, con David qui e quei ricordi che ci porteremo avanti in seguito per chissà quanto tempo.

Anche perché, dopo Venezia, Verona, Atene, Madrid, Stoccolma, Siena, Napoli e Sofia, c’è Toronto. Suona benissimo.

Ci vediamo presto Dà.

due

#AmeriCattoultima modifica: 2016-09-04T18:07:33+02:00da matteociofi
Reposta per primo quest’articolo