La statistica della pazzia

Tre giorni al gong finale. Come nel 2012 quest’anno l’ho vissuto tutto in Italia e quindi ho in mano la statistica della pazzia, quella che non riesco a giustificare nemmeno io. Onestamente, l’unica spiegazione che posso dare, senza troppi giri di parole, è che solo uno fuori di testa possa partorire un post del genere dopo mesi trascorsi a segnare tutto. Tuttavia, questo è quanto e vado al sodo…

Bene, anche in questa circostanza, come nel 2012, la persona con cui sono uscito più volte di sera è stato Daniele: 11 volte, segue Andrea a quota 9, con l’accoppiata Antonio & Ilaria a 8. Giù dal podio David (7 volte), 4 invece Gabriele e Vincenzo, 3 Alfredo e gli amici del Liceo, una sola Christian, Davide, Mattia, Alessandro.

Questa è la lista delle uscite serali che vede il mese di ottobre in testa con 9 volte, segue marzo a quota 6. Fanalino di coda agosto, una sola, ma è quasi scontato considerando che in molti non c’erano e l’ultima settimana l’ho trascorsa nei Balcani.

Analizzando meglio i dati, bisogna dire però che il Gallo con le sue 7 presenze in fondo vince, sia perché e l’unico fuori provincia e anche perché per 45 giorni non c’è stato, ossia nell’ultimo scorcio di 2014. Allargando un po’ il campo e considerando tutte le situazioni, senza dubbio Antonio & Ilaria sono le persone con cui ho passato più tempo. Uscendo dalla versione by-night e calcolando tutto non c’è paragone con nessuno. Fra pranzi, mare, piscina, pic-nic, feste, aperitivi, Valmontone, palestra e tante altre circostanze loro due vincono a mani basse e mi sembra anche giusto, anzi, mi fa piacere. Ricordo lo scorso anno quando mentre ci scambiavamo gli auguri, a pochi minuti da Capodanno, auspicavo un 2014 maggiormente condiviso dopo i mesi vissuti in Irlanda. “Donna Ilaria” disse che sarebbe stato così, e visto che è persona di parola, malgrado gli impegni, ci siamo visti con grande piacere e frequenza.

Come tutte le statistiche bisogna sempre analizzare i numeri e i dati, o meglio, dare un valore reale alle cifre perché nascondono molti significati. Rimane il fatto che è stato bello condividere tanti istanti di un anno non memorabile insieme a persone che appartengono alla mia vita, e aver avuto l’occasione di trascorrere altri bei momenti in loro compagnia rimarrà una delle cose più piacevoli di questo 2014.

A cena con…

Ieri sera, davanti ad una pizza in quel di San Lorenzo, ho improvvisato una top five in cui ho dovuto mettere in classifica alcuni momenti invogliato da Alfredo. Pochi giorni fa invece, ho stilato un’ altra graduatoria in cui ho aggiornato un mio vecchio discorso fatto in passato con Gabriele nel quale compilavo una classifica delle prime 5 persone con cui uscirei a cena da solo se avessi l’opportunità. Più o meno i personaggi sono sempre i soliti, anche se ho scelto in assoluto la prima persona con la quale vorrei trascorrere qualche ora in compagnia in un ristorante mangiando e bevendo. Questo è l’elenco in ordine.

Federico Buffa: be signori, poche storie, il numero uno dei numeri uno. Altro livello planetario, come lui c’è solo lui. Avvocato prestato allo sport, ex agente di cestisti, tuttologo, conoscitore di ogni cosa, giornalista-artista, story-teller, passerei ore (come faccio ogni tanto) ad ascoltare i suoi infiniti aneddoti: è un personaggio che non finisce mai. Basket, calcio, America, personaggi, cultura di vario tipo, io rimango semplicemente ammaliato da quest’uomo che è un’entità para-normale. Se non ci credete andatevi a leggere i commenti degli utenti su Youtube sotto ogni suo video e lì capirete quanto è apprezzato questo 55enne milanese. “Buffa renderebbe interessante anche la lettura dell’elenco telefonico…” ecco, questo commento dice tutto. A cena con lui, per primo. Senza dubbio.

Mario Sconcerti: altro giornalista, ex direttore di diversi quotidiani, opinionista di punta di SKY. A me piace il suo stile e la sua volontà di rendere scientifico il calcio, un’impresa quasi impossibile che lui tenta con dati e discorsi sempre interessanti e coinvolgenti. Più di tutto però mi entusiasma la sua scrittura e le domande che si pone. Ho letto i suoi ultimi due lavori sportivi e devo dire che sono delle opere veramente ben fatte e con spunti affascinanti, visioni diverse dalle solite chiacchiere da bar dei giornalisti normali.

Matteo Renzi: cambiamo genere e spostiamoci su altri settori. Una cena con il mio omonimo non mi dispiacerebbe affatto. Mi sembra un ottimo comunicatore, scaltro e capace, chiaro nei concetti e incalzante con il suo ritmo. Uno con carisma e che sa catturare l’attenzione anche di chi non riesce più di tanto ad appassionarsi alla politica. A me piace e ripongo in lui qualche speranza, sono convinto che fra una fetta di finocchiona, un pezzo di fiorentina e una porzione di ribollita verrebbe fuori una cena interessante.

Paolo Bonolis: dalla politica alla tv. Credo che Bonolis sia ancora oggi il presentatore per antonomasia della tv italiana. Divertente e mai banale, con una padronanza linguistica fuori dalla norma e la battuta sempre pronta, sono sicuro che sarebbe una piacere poter condividere un pasto con lui. Televisione, retroscena, giudizi sui colleghi e un po’ di Inter, ho la sensazione che non mi deluderebbe.

Linus: alla fine pensi alla radio e ti viene in mente lui. Il capo supremo di Radio Deejay, il vecchio leone, il direttore artistico di un’emittente che non ha certamente bisogno di presentazioni. Quante ne ha viste? Quante persone ha conosciuto? Quanta musica ha ascoltato? Be Linus ne sa, la coppia che ha formato con Nicola Savino da più di 15 anni è il tandem perfetto, uno dei più riusciti. E poi potremmo parlare di corsa, di blog, di musica, di un sacco di cose, ci divertiremmo.

Ah, la scelta di inserire solo soggetti maschili è voluta, alla top five femminile ci devo pensare ma ho notato che stilare una mini classifica è particolarmente difficile..