Uno scudetto meritato

Il milan ha vinto meritatamente il suo diciottesimo scudetto coronando una stagione che l’ha visto praticamente sempre in testa, con un primato messo in discussione soltanto in un paio di circostanze nelle quali i rossoneri sono stati in grado di vincere e mantenere il comando della classifica. Allegri può quindi affiancarsi a Capello e Zaccheroni, gli altri due in grado di vincere il tricolore al primo tentativo sulla panchina milanista, un dato certamente rilevante che sottolinea i meriti dell’allenatore toscano, brave a gestire la squadra in tutti i sensi. Dopo 4 anni di dominio interista può festeggiare l’altra metà di Milano che attendeva questo momento da ben 7 stagioni, un traguardo che permette al milan di agguantare a 18 titoli i rivali nerazzurri. Se nella prima parte della stagione molte volte la squadra è stata accusata di essere Ibrahimovic-dipendente, negli ultimi mesi ha dimostrato di poter sopperire all’assenza dello svedese che è svanito fra prestazioni incolori e squalifiche per comportamenti discutibili. Il milan ha quindi vinto anche di squadra ma con l’apporto decisivo di alcuni uomini: la corsa di Boateng, la grinta ritrovata di Gattuso, le parate di Abbiati, i guizzi di Pato e le prestazioni di grandissimo livello firmate dalla coppia Nesta-Thiago Silva. Sono mancati Pirlo e Ambrosini per infortunio, ma non va dimenticato Cassano che pur essendo arrivato a gennaio non ha mai saputo essere quel valore aggiunto. Rimane la macchia di una Champions giocata sottotono, 2 vittorie in 8 partite ottenute tra l’altro contro la squadra nettamente più debole fra quelle incontrate. Il milan è uscito giustamente contro un Tottenham che ha avuto la capacità di segnare un gol all’andata e controllare il match di ritorno. I rossoneri non hanno ancora una squadra per competere in Europa ma la forza sufficiente per vincere in Italia, dove abbiamo assistito forse ad uno dei campionati di più basso livello degli ultimi anni. Se il napoli è stato per lunghi tratti l’avversario diretto è facile dedurre che tipo di stagione sia stata. La roma e la juventus non sono pervenute, a febbraio erano fuori dai giochi, l’Inter ha avuto una stagione travagliata per mille motivi, dall’appagamento al non mercato estivo, dall’esonero di Benitez sino ad una semi rimonta che alla fine si è rivelata sterile e non ha permesso nessun sorpasso. Il milan è stato bravo a sfruttare le difficoltà avversarie e a sbagliare poco, non ha avuto una marcia record o una media punti strabiliante ma ad esempio ha vinto i 4 scontri diretti con Inter e napoli, giocando meglio e meritando il risultato finale. Martedì i neo campioni d’Italia scenderanno in campo a Palermo per centrare anche la finale di coppa, l’occasione per una memorabile doppietta, un’accoppiata mai riuscita al milan. Non sarà facile al Barbera, il Palermo vuole fortemente la finale dell’Olimpico che è diventato il vero obiettivo stagionale, un risultato che permetterebbe ai rosanero di entrare in Europa League. La stagione si avvia al termine ed il primo verdetto è già arrivato con due giornate di anticipo, il milan ha vinto lo scudetto, l’attenzione ora si riversa verso la lotta Champions e quella per non retrocedere, il 22 maggio sapremo tutto, prima di tuffarci verso la finale di Wembley e quella di Coppa Italia.

Come ha detto Settore: “Cinque a me, uno a te”. Congratulazioni al milan, da ieri sera lo scudetto conterà più della Champions, è ufficiale.

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(Loro sanno sempre quello che è più giusto fare…)