Il disoccupato che rifiutava le offerte migliori del mondo

Trovare lavoro è impresa piuttosto ardua, se nella ricerca ci si mettono in mezzo anche personaggi sconosciuti, aziende reali ma espropriate della propria identità da qualche truffatore, tutto si complica maledettamente.

Qualche lettore attento si ricorderà del mio racconto relativo alla Skanska a metà aprile, questa grande compagnia americana mi contattò via mail proponendomi nel giro di una settimana un contratto faraonico di oltre 9000 dollari al mese per due anni, in un ruolo lontanissimo dalle mie capacità.

Dopo giorni di ricerche, alla fine, su internet riuscii a trovare delle testimonianze di altre persone che avevano ricevuto le stesse mail. I mal capitati andando avanti dovevano versare dei soldi, io saggiamente, mi fermai molto prima avendo fiutato l’inganno, anzi lo scam, il raggiro, come dicono gli anglofoni.

Oggi pomeriggio ho ricevuto invece una buona offerta (meno colossale) da parte della Craven Global Investments, per nome di Dorothy J. Sandoval, capo delle Risorse Umane. La proposta prevede una posizione da Finance Manager, senza richiesta di esperienza precedente, per un salario da 16000 sterline (20 mila euro) per il part time e 21000 pounds per il full time.

Sorpreso dalla offerta, ho risposto molto educatamente alla mail e poco fa ne ho ricevuto un’altra con tanto di allegati. Questi sono semi contratti, spiegazione dettagliata della posizione e varie clausole, ossia la stessa roba che mi inviò la Skanska. 

L’aspetto che ritorna oltretutto è un altro: queste due pseudo offerte mi sono giunte subito dopo essermi iscritto a dei siti di lavoro internazionali. Ad aprile avvenne in seguito alla mia registrazione al prestigioso e affidabile portale EURES, stavolta dopo il mio account su TOTALJOBS.

Dopo aver declinato a malincuore i 7300 euro mensili che mi attendevano dal 7 maggio nel New Jersey presso la Skanska, stavolta rifiuto meno clamorosamente i 26000 euro annuali nella sede britannica della Craven Global Investments. In fondo si sa, sono di bocca buona, uno dai gusti difficili e queste proposte non si avvicinano minimamente al mio target…

 

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Un pezzo del contratto…

Teoricamente

Teoricamente, a quest’ora, avrei dovuto occupare un posto su un aereo di linea per attraversare l’Atlantico e raggiungere New York, prendere subito dopo un taxi e andarmene a Parsipanny (New Jersey), precisamente al 1633 di Littletone Road, la sede della Skanska. Come avrete notato ho scritto “avrei dovuto”, e sì perché verso la fine di aprile sono stato adescato via mail da dei truffatori professionisti che a nome della Skanska, grande multinazionale di costruzioni, volevano farmi credere di essere stato reclutato per lavorare con questa società. Il gioco è andato avanti per un paio di settimane, quel briciolo di credibilità che i truffatori hanno trovato nel sottoscritto è stato determinato da una coincidenza strana: la mia iscrizione a Eures (portale del lavoro internazionale) e l’offerta della finta proposta il giorno successivo alla mia registrazione proprio su Eures. Dopo aver risposto alla Skanska, alla quale ho mandato il mio curriculum nuovamente, sono stato ricontattato con una rapidità fuori dalla norma. In seguito ad un altro scambio di email, l’11 aprile, ho ricevuto addirittura il contratto (8 pagine di roba scritte perfettamente) oltre alla copia del visto. A questo punto, considerando la richiesta di una loro firma sul contratto inviato e soprattutto le cifre offerte per lavorare con loro (9000 dollari al mese) ho iniziato a cercare sul web con grande attenzione qualcosa su fregature di questo genere, soprattutto a nome Skanska. Dopo una notte quasi insonne sono riuscito finalmente a trovare dei siti in cui c’erano diverse testimonianze proprio relative a truffe legate a questa società, con tanto di email (le stesse che avevo ricevuto io) e vari suggerimenti su come comportarsi. Dopo aver letto tutto attentamente ho capito che anche io ero stato ufficialmente reclutato e scelto per essere fregato. In seguito alla mia eventuale firma sul contratto spedito, mi avrebbero dovuto chiedere dei soldi, circa 900 euro per visti e pratiche burocratiche, a quel punto, ovviamente, non sono arrivato, anche perché la puzza di bruciato era sempre più fitta. Questo insomma è quanto avvenuto ad aprile mentre mi battevo per cercare un impiego e passavo ore della mia giornata sul web per trovare qualcosa. Racconto questa vicenda personale perché come è successo a me, potrebbe capitare a tanti, e allora, per una volta, il blog diventa un blog di servizio. Teoricamente sarei dovuto partire oggi, questo diceva il contratto, ma oggi invece sono qui a scrivere questo post, a godermi un’altra vittoria nel derby firmata Diego Alberto Milito, a ridere sui tifosi della Juventus che vogliono appiccicarsi la terza stella in petto e a ripensare che oggi il mio Granada, la mia fantasquadra inventata in quarta elementare, compie 15 anni.

 

Loro giocheranno così il prossimo anno…

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Noi invece giocheremo così, con questo simbolo, dal momento in cui vale tutto

 

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Superenalotto: la super truffa

images.jpgDa alcune settimane mi convinco sempre di più riguardo ad una tesi abbastanza impopolare: il Superenalotto è una gigantesca truffa. Questa convinzione cresce dentro di me dopo ogni sestina mancata e credo che ci siano una serie di coincidenze che non possono essere del tutto casuali. La febbre per azzeccare i sei numeri magici è ormai contagiosa ed esagerata, tutti giocano, milioni di italiani scommettono con il sogno di diventare milionari. Per quanto mi riguarda, non appartengo a questa enorme categoria, non mi piacciono questo genere di scommesse, preferisco andare qualche volta alla Snai e fare affidamento alla mia conoscenza calcistica o al fiuto di prendere qualche risultato inatteso. Nato nel 1997 il Superenalotto è diventato in breve tempo il gioco degli italiani, l’unico in grado di contendere il primato al Lotto. Ha rapidamente scavalcato il Totocalcio ed il Totogol, si è confermato come il gioco d’azzardo a premi più difficile al mondo ed anche uno dei più ricchi. Rispetto ai primi tempi, le estrazioni settimanali sono aumentate, ma ciò non ha causato una riduzione delle giocate, anzi, il risultato è stato l’opposto: più estrazioni, più giocate e di conseguenza molti più soldi nelle casse dello Stato. Proprio quest’ultimo, a mio parere, è il grande artefice della super truffa. Se consideriamo gli ultimi tre anni, ci possiamo rendere conto delle cifre astronomiche che ha incassato lo Stato stesso: nel 2007 il Superenalotto ha raccolto in Italia 1 miliardo e 940 milioni, di questi, 960 milioni sono confluiti nelle casse statali. Simile l’andamento per il 2008: nei primi nove mesi la raccolta ha raggiunto il miliardo e 460 milioni, di cui 723 destinati allo Stato. Il 2009, invece, rappresenta il record di incassi nella storia del Superenalotto: sono stati raccolti 3 miliardi e 300 milioni di euro[1]. Questi dati incredibili ci danno un’idea generale di quanto allo Stato possa fruttare questo gioco, ma c’è anche un’altra statistica molto interessante che dimostra come nelle prime sei vincite record (compresa quella in corso) ben quattro siano avvenute negli ultimi due anni, a partire dal 23 ottobre 2008. Questo elemento ulteriore mi convince poco, la mia supposizione è pertanto tanto cattiva e maliziosa quanto semplice: ultimamente, qualcuno della Sisal (azienda privata che gestisce il gioco), di comune accordo con lo Stato, sta manipolando apertamente le estrazioni, affinché il Jackpot cresca a dismisura scatenando una corsa alle ricevitorie che arricchisce in primo luogo lo Stato. Con un software da pochi euro nella centrale di comando gestionale, vengono scandagliati i numeri scommessi e viene estratta la sestina magica che non prende mai nessuno. Oltre a questo, sono convinto che anche la somma faraonica torni del tutto nelle casse dello Stato o nelle tasche della cupola che sta manomettendo tutto. I sei numeri vengono decisi precedentemente, un prestanome (magari il classico sconosciuto di qualche paesino) viene incaricato della giocata, dopo l’estrazione i soldi vengono spartiti e rientrano magicamente. Questa riflessione è rafforzata anche da un’altra considerazione: se ci sono così tanti milioni di euro in ballo, perche non vengono spartiti veramente per i premi secondari? Perché non si fa felice più di qualcuno sul serio? E’ un post di denuncia o forse no, volevo esprimere la mia opinione che non credo sia del tutto folle o isolata. Gli elementi citati, le coincidenze, e lo stratosferico giro di soldi che coinvolge lo Stato spinge quest’ultimo a giocare “sporco”, mentre le persone non si curano di tutto ciò e continuano a scommettere in ogni occasione. Lanciandovi l’ultima provocazione, credo che quando qualcuno dei “piani alti” deciderà che così non si può più andare avanti, o nasceranno dei problemi fra chi sta gestendo questo piano diabolico, verrà fuori un scandalo grande quanto Tangentopoli o Calciopoli. Vi consiglio di scommettere su questa affermazione, è più probabile che vinciate qualche euro senza aspettare l’ennesima estrazione, quella di domani.




[1] Fonti e dati tratti dalla pagina on-line di Wikipedia, relativa al Superenalotto.