Ad aprile

Come succede da 8 anni a questa parte oggi è stata la giornata dedicata alla visita medica per il rinnovo del certificato per l’attività sportiva, un appuntamento che a causa della sua ciclicità mi introduce sempre nel mese di aprile. Anche stavolta, come mi è capitato spesso, mentre aspettavo il mio turno ho ingannato il tempo facendo dei paragoni con l’anno scorso e mi sono reso conto che ci sono alcuni punti di contatto. Aprile è sempre stato un mese determinante negli anni passati, un mese in cui è successo qualcosa di importante, situazioni che hanno avuto delle conseguenze nei periodi successivi. Oggi si è aperto questo mese e iniziano 30 giorni di fuoco: all’università avremo una quantità di cose da fare che può spaventare e non mi riferisco tanto ai corsi quanto a tesine, elaborati, ricerche, tutti ostacoli pesanti che toglieranno tantissimo tempo, essendo ravvicinati e con scadenze non così lontane. Oltre a questo ci giocheremo tutto, siamo in una situazione molte simile a quella di un anno fa e già respiro quell’aria di frenesia emozionante, in corsa su tutto, ogni partita sarà cruciale ed io ripiomberò in quel meraviglioso e massacrante imbuto. I corsi proseguono ma mi entusiasmano sempre meno, uno è finito per cause di forza maggiori, gli altri due vanno avanti ma non regalano quell’interesse che mi auguravo di incontrare. Dovrò attendere fine mese per frequentare il mio corso preferito ma nel frattempo come detto, avrò molte altre cose da fare: ogni giorno dopo le lezioni dovrò cimentarmi in libri e ricerche, sarà un po’ come tornare a scuola, la giornata di studio non terminerà in facoltà, ma avrà la sua coda a casa. È un semestre fiacco, sotto tutti i punti di vista, ne parlavo pochi giorni fa con David che immerso nella neve scandinava mi chiedeva di aggiornarlo. Mi manca quel fomento che per 5 anni mi ha spinto, in fondo non mi diverto più e questa è la differenza principale, percepisco poco entusiasmo, mancano situazioni ed interpreti e questo è il conto da pagare. Se maggio può essere importante e da ricordare bisogna prima passare per aprile ed in questo periodo si dovranno mettere quelle basi per vivere più avanti qualcosa di bello, l’unica strada anche stavolta sarà il lavoro e la pazienza.

 

Frase della settimana

Paolo: “La fattoria di nonno Mohammed”.