Per la prima volta, ieri mattina, ho avvertito una sensazione diversa, una percezione tante volte dichiarata per scherzo o per tormentone ma che in questo sabato primaverile ha preso dei contorni diversi. Per la prima volta mi sono reso conto che se non è finita, non è che manchi poi così tanto al traguardo, questa considerazione è scaturita dopo un colloquio con il mio relatore della triennale che anche per la laurea magistrale vestirà tale ruolo. Abbiamo conversato per circa 25 minuti, abbiamo parlato del suo corso che dovrò frequentare, ci siamo spinti un po’ più nel dettaglio riguardo l’argomento della tesi che pare ormai stabilito definitivamente e poi si è discusso del post- laurea. Da tempo volevo porre una domanda al professore ovvero: “Cosa mi consiglia? mi dia un suo suggerimento o solo un’opinione su cosa sarebbe meglio fare considerando i miei interessi e le mie aspirazioni”, oggi c’è stata l’occasione e abbiamo parlato anche di questo. La conversazione è stata molto chiara ed onesta, ho ricevuto dei suggerimenti interessanti ed è stato piacevole poter chiacchierare di certe cose con un personaggio del genere che stimo moltissimo. Uscito dall’università mi sono incamminato verso la palestra e ho ripensato alla conversazione e a quello che mi aveva detto il professore, pesando e riflettendo le sue parole, ma soprattutto mi sono reso conto che per la prima volta ho parlato di certe cose ed in un determinato modo, con qualcuno che va al di là del nucleo familiare o degli amici. Ho parlato di futuro, di quello che sarà, con la persona forse più azzeccata per ovvie ragioni, mi mancano 4 esami e se tutto andrà bene chiuderò il discorso ad inizio settembre per poi dedicarmi alla tesi. Manca ancora un mese e mezzo di lezioni, poi ci sarà l’ultima vera ed impegnativa sessione di esami ed un’estate che farà da ponte per completare il mio percorso all’università. Forse manca tanto o forse no, oggettivamente non troppo tempo, se poi analizzo la rapidità con cui sono scivolati questi anni, i discorsi fatti con il professore potrebbero riguardare un futuro già qui dietro l’angolo. È questo che ieri mattina mi ha fatto uno strano effetto, parlare di certe cose e rendermi conto che in fondo non distano chissà quanto, anche perché quest’altro ciclo si sta per esaurire, c’è ancora un po’ di strada ma questa sta iniziando a volgere inevitabilmente verso lo striscione del Finish.
È lunga ma non così tanto o non come sembra, e se ieri ho sentito per la prima volta una sensazione insolita, un motivo ci sarà.