E’ nostro, è tuo.

Ma sì, alla fine, in piena trance da derby, la contenutissima esultanza di Stramaccioni mi ha esaltato. Quel “E’ vostro, è vostro!” gridato sotto la curva da sanguigno ragazzotto romano mi è piaciuto, e quello forse, è veramente l’unico punto in comune con l’Altissimo al quale ultimamente è stato spesso accostato in maniera ingiustificata. Strama come Mou mi sembra un bel fomenta-popolo

Vinciamo il terzo derby di fila, e siamo a quota 9 negli ultimi 13, per Samuel invece, un record assoluto: dieci stracittadine disputate e dieci vittorie, tra cui quello di ieri in cui si è tolto lo sfizio di innalzarsi a match winner.

Veniamo al dunque, perché voi milanisti stanotte non avrete dormito ripensando a Valeri da Roma e ai suoi mille torti arbitrali finalizzati al successo interista. Il fallo di Emanuelson su Handanovic non c’era, ma non si può parlare di gol annullato dal momento in cui l’arbitro fischia mentre Montolivo impatta il pallone, la palla entra in porta a gioco fermo, quindi non c’è tanto da dire.

Juan Jesus meritava il secondo giallo, Nagatomo è stato espulso giustamente (sulla prima ammonizione non sono sicurissimo) ma il rigore su Robinho non c’era assolutamente.

Detto questo, il Milan si è palesato nella sua mostruosa pochezza: con la superiorità numerica, con un’Inter poco brillante e che ha smesso di giocare al settimo del primo tempo, i rossoneri non sono riusciti a fare nulla se non buttare qualche palla in area e tirare ripetutamente da fuori.

È senza dubbio il Milan più scarso che io ricordi, non vincere ieri sarebbe stato un crimine, noi ci abbiamo provato regalandogli un uomo e non attaccando mai nella prima frazione.

Sono contentissimo per il successo e soprattutto per Allegri che a inizio partita (prima della punizione del gol) ha mancato di rispetto al Capitano, mi dispiace invece per Bojan che a fine gara aveva lo sguardo puerile del ragazzo intimorito che pensava: “Ho fatto tardi, non ho finito i compiti, abbiamo perso e domani in prima ora ho pure la verifica di algebra, che palle”.

Da sottolineare il boato della Curva Nord all’ingresso di Abate, uno dei nostri uomini derby, ieri la sua assenza è stata pesantissima nel nostro gioco offensivo, Milito infatti era del tutto spaesato.

È stato un brutto derby, ma ancora più bello da vincere, un derby fotocopia di quello del novembre 2010: squadra ospite in vantaggio subito (il Milan al quarto minuto), gara bloccata, espulsione a inizio secondo tempo dell’esterno destro (Abate fu cacciato), squadra in superiorità numerica e in svantaggio incapace di trovare il pari (quell’Inter fece pochissimo e perse).

Abbiamo vinto, loro hanno perso, siamo rimasti attaccati al gruppo di testa mentre loro stanno così in basso in classifica che tra un po’ cadranno dalla televisione.

Che bel lunedì mattina che mi ha regalato Walterino mio…

 

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E’ nostro, è tuo.ultima modifica: 2012-10-08T12:59:00+02:00da matteociofi
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