L’importanza della Pennichella

Sono tanti i piaceri della vita: mangiare, bere, dormire, leggere, vedere un film, fare sesso, stare su Facebook (una nuova indagine ha evidenziato come il richiamo di aggiornare il proprio status sui social network sia più forte che quello sessuale) ma per me, la pennichella, stravince su ogni cosa al mondo.

Ho sempre avuto un rapporto tortuoso con il sonno, fin da quando ero piccolo. Non sono mai stato un dormiglione, non mi sono mai alzato la domenica mentre finiva il TG delle 13, ma la pennichella dopo pranzo è un vezzo che spesso mi sono potuto concedere.

Lo scorso anno, durante una conversazione piuttosto bizzarra con Paolo all’università, teorizzavamo su come la possibilità di dormire dopo pranzo fosse un segno di distinzione. Se puoi permetterti un lusso del genere sei padrone del tuo tempo, e quindi, proprietario della tua vita. Sicuramente non tutti possono fare una cosa del genere, io durante gli anni del liceo a volte venivo risucchiato nella tentazione del sonnellino verso le 14.30. Mi alzavo la mattina alle 6.10 e dopo pranzo ero già cotto dal sonno.

Spesso però la pennichella pomeridiana mi ritardava il sonno serale, mi addormentavo quasi a notte fonda, la mattina mi svegliavo prestissimo con troppe poche ore di sonno e in classe ero un zombie. Ovviamente, come in tutte le cose, il riposino pomeridiano deve essere dosato, altrimenti si entra in un circolo (tipo il mio) dal quale se ne esce con parecchie difficoltà.

Sono uno che dorme il giusto, fatico sempre un po’ prima di prendere sonno, e soprattutto sono nella top five delle persone in grado di rimanere sveglie e vigili per ore senza crollare se la notte prima ho dormito decentemente. Il mio record rimane quello dell’agosto 2010 quando rimasi sveglio ininterrottamente per 37 ore di ritorno da Montecarlo.

Tornando alla pennichella, la mia preferita si svolge sulla mia veranda in primavera: temperatura tiepida, pochi rumori e nessuno che gira per casa. Se ci sono queste tre condizioni dormo meravigliosamente e non proprio mezz’ora. Oggi ad esempio, dopo pranzo, mi sono allungato e mi sono svegliato dopo due ore di sonno intenso. Ho recuperato dalla sveglia mattutina, alle 7.20 ero in piedi senza motivo, di domenica poi, è quasi un reato.

Pennichella, riposino, sonnellino, nap come dicono gli inglesi, il gusto di accasciarmi sul letto (io riesco a dormire solo su un letto, mai durante un viaggio, e su nessun mezzo) lo annovero tra le cose più strabilianti e piacevoli che si possano fare.

 

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