Chiudete le valigie, si va a Buffalo!

Ero arrivato da poco quando si parlò della grande convention dei media di Buffalo e io fui coinvolto in questo viaggio. Era gennaio. Sono passati mesi, fa caldo, è umido, la valigia è già pronta, la sveglia è puntata alle 5, perché alle 6 partiremo in 11 da davanti la redazione, diretti in America.

Per me è la terza volta in un mese, ma sarà la prima in cui entrerò in Canada con tanto di visto e nessuna preoccupazione e questo dettaglio rende il tutto un po’ più cool.

Ci attendono tre giorni di meeting, anche se il nostro scopo, così ci è stato ricordato anche oggi, sarà quello di fare relazioni pubbliche. Parlare con tutti, presentarci, farci conoscere. Fantastico. Non avere particolari impegni ci permetterà di essere liberi, di prenderci appunto del tempo per chiacchierare e instaurare quelle conversazioni fondamentali in questi ambienti.

Il microfono è già in valigia, il “dado” anche, con tanto di dicitura in italiano. L’hotel è stato cambiato oggi in una giornata semplicemente folle, ma in compenso io starò nella singola, come Totti in ritiro.

E quindi si riparte per gli USA anche se io dovevo rimanere qui. Sono tre settimane che ripeto al mio direttore marketing che io dovevo restare a Toronto per uscire con una ragazza, e tre giorni a Buffalo sarebbero stati un danno temporale enorme per me, però mi tocca andare, anche se lui mi ha detto di non venire, dando giustamente il peso adeguato alle priorità.

Tutto questo mi ha riportato a un mese fa quando ero a Rochester e nella mia camera d’albergo mi immalinconivo dicendo a Gabriele e a Ilaria che mi sarebbe piaciuto avere a Toronto, di ritorno dall’America, qualcuno che mi aspettava sentendomi dannatamente solo.

Non mi attende nessuno sia chiaro, però, almeno, ho un motivo in più per tornare questa volta. Mettiamola così dai.

Oh Gallo, ci sentiamo eh, stammi bene dai, un abbraccione e non fa’ casino, mi raccomando.

Chiudete le valigie, si va a Buffalo!

 

Queste sono le normali prese in giro a chi si fa prendere in giro e non sa di fondo cosa sia la serietà…

Un bella foto estrapolata dal montatore stamattina, con uno screen-shot in sala editing. Thanks Jay.