Il torneo

Sabato pomeriggio ho detto a Dario ciò che ormai pensavo da tempo, mi sono stancato di questo torneo e dell’aria che si respira all’interno della squadra da qualche settimana. Venerdì dopo l’amichevole contro Gigi, vittima dell’ennesima prestazione che non mi ha soddisfatto, ho maturato la decisione di lasciar perdere: continuo a non divertirmi spendendo soldi inutilmente, gioco male e non sono di minimo aiuto per la squadra, quindi tanto vale mettersi da parte. Fin dall’inizio ho pensato che fare un torneo di calciotto per noi fosse sbagliato per diversi motivi: non abbiamo qualità tecniche e fisiche, manchiamo di fondamenti tattici e soprattutto non abbiamo mai giocato ad 8, per queste ragioni ho sempre appoggiato l’ipotesi di un torneo di calcetto nel quale avremmo certamente trovato meno difficoltà e maggior divertimento. Mi dispiace lasciare questo impegno anche perchè alla fine mi ero adoperato abbastanza affinché il progetto torneo potesse andare bene, scegliendo le maglie, provando a convincere qualche vecchio compagno a giocare e scrivendo di continuo sul blog. E’ anche vero che non posso continuare a fare qualcosa che non mi diverte più ormai da un paio di mesi, gli hobby si fanno per passare del tempo piacevolmente, sto torneo si è trasformato per quanto mi riguarda in un peso. Ho voluto sottolineare che la mia scelta non ha alcuna connotazione con eventuali discussioni e fraintendimenti o antipatie, sono amico di tutti e questo è stato il motivo che mi ha convinto già altre volte a continuare questa avventura; se ci sarà la possibilità di giocare a calcetto sarò il primo ad essere disponibile, del calciotto non voglio più sentirne parlare. Ieri sera sono andato a giocare per l’ultima volta, abbiamo pareggiato 5-5 e ho preso una quantità indefinita di botte, tra due settimane ci sarà l’ultimo incontro e finirà la prima parte del torneo, dopo comincerà la fase ad eliminazione diretta, sicuramente non andremo in Uefa e saremo costretti a giocare l’Intertoto, ma questo molto probabilmente non mi riguarderà, per il resto posso fare soltanto un sincero in bocca al lupo ai miei compagni di squadra.  

Il Papa, l’idiota e Mastella

Ci sono tre fatti di attualità di cui vorrei parlare, e premetto fin da subito che sarò abbastanza severo nei giudizi ma non penso si possa fare diversamente. Andando in ordine cronologico mi voglio esprimere sulla censura del Papa alla Sapienza che ho trovato assurda e che ha messo inevitabilmente questo ateneo in pessima luce. Trovo irrispettoso, incivile e sintomo di ignoranza la protesta degli studenti, molti dei quali appartenenti ai centri sociali, i quali adducendo al processo di Galilei e ad una presa posizione di Benedetto XVI su questo fatto hanno ritenuto opportuno bandire il Santo Padre dall’università. Resto sconvolto dalla mancanza di rispetto che ci sia nei giovani di oggi, ovvero i miei coetanei, si può essere in disaccordo con qualcuno, ma questo non è il modo di manifestarlo anche perchè a mio parere queste sceneggiate palesano solo un manie di protagonismo e fanatismo stupido. Non faccio parte della Sapienza e sono stato sempre felice di questo, vado a TorVergata e mi tengo stretta la mia università. Se in questa storia personalmente leggo del protagonismo, quest’ultimo è la molla principale che ha spinto quell’idiota di Cecchini a riempire Piazza di Spagna con migliaia di palline, replicando il gesto provocatorio di Fontana di Trevi. Questo è un povero mitomane che dimostra di essere sempre più un deficiente, ma ciò che mi da tremendamente fastidio è lo spazio che i telegiornali gli lasciano, uno del genere va denunciato e lasciato senza le luci della ribalta o le interviste, le quali invece gli danno quei cinque minuti di popolarità che non meriterebbe assolutamente. Infine spendo le ultime parole su Mastella e sulla finta solidarietà che si è scatenata ieri mattina, se non si fosse dimesso tutti lo avrebbero ammazzato di critiche sicuramente, lui molla il ministero e subito quelli di sinistra vogliono che resti perché altrimenti si ritroverebbero sempre più in bilico, il centro-destra invece lo appoggia sperando che possa dare la botta finale al moribondo governo. Ognuno pensa ai propri interessi fingendo solidarietà, che tristezza…ma d’altra parte questo è la cruda realtà che siamo costretti a vedere tutti i giorni.

Bilancio di fine anno

E’arrivato il momento di tracciare un bilancio finale di questo 2007 che tra poche ore lascerà il passo al 2008. Proprio dodici mesi mi auguravo che il nuovo anno potesse essere bello come il 2006, e così è stato, oggi mi ritrovo a ripetere questa speranza perché per un’annata come questa io firmerei anche subito. E’ trascorso rapidamente questo 2007, ma la considerazione più importante è che lo ricorderò sempre con immenso piacere, sono tanti infatti gli avvenimenti che lo hanno reso speciale. Inevitabilmente merita uno spazio particolare la straordinaria stagione dell’Inter coincisa con lo scudetto atteso da un’infinità di tempo, ma anche le trasferte, i dodici esami all’Università e la consapevolezza di potermela giocare sempre, il viaggio in Spagna, questa nuova abitudine di scrivere le mie impressioni e sensazioni, ed una maturità che mi pare in certi casi di acquisire sempre più. La salute mi ha assistito e questo fattore è stato determinante perchè come dicono i vecchi stare bene resta la cosa più importante ed hanno pienamente ragione. Per il 2008 ho parecchie aspettative, ma nulla che sia fuori dalla mia portata, come detto mi auguro di ripetere l’anno che sta per concludersi e ciò mi basterebbe per essere veramente felice; di sogni non parlo perché ho imparato a proteggerli sempre e a non esporli più di tanto. Non mi resta che vivere l’ultimo atto del 2007 tra botti e cenone, poi da domani si ripartirà per un’altra avventura, un’annata da vivere fino in fondo comunque a testa alta, intanto auguro a tutti una felice serata con un arrivederci al 2008.  

 

Grazie Ragazzi

Scriverò di calcio per l’ultima volta quest’anno, ma l’occasione è talmente importante che non posso esimermi dal non farlo. Abbiamo vinto contro i super campioni del  mondo per 2-1 e per la terza volta consecutiva li abbiamo asfaltati con buona pace dei presuntuosi rossoneri, annichiliti anche da una papera del loro portierone. Sono felicissimo perchè è stata una partita dura e subito in salita, i ragazzi sono stati grandi ancora una volta e hanno continuato a giocare con personalità, dedizione e tanta voglia di risistemare la situazione dopo l’immeritato svantaggio. Un ringraziamento particolare va a Cruz e Cambiasso i nostri due scudieri argentini che hanno sfoderato l’ennesima prestazione da incorniciare. I complimenti vanno fatti a tutti ovviamente, ma penso che il mister meriti una nota particolare, tante volte è stato criticato ingiustamente, ma se questa squadra guarda da 14 mesi tutti dall’alto un motivo ci sarà e lui va ringraziato per il lavoro e la professionalità sempre dimostrata. Personalmente sono molto soddisfatto, nonostante le numerose assenze soprattutto a centrocampo in questi tre mesi tutti hanno dato qualcosa in più stringendo i denti, la speranza è che con l’anno nuovo qualcuno ritorni perchè la stagione è ancora lunga e servirà il contributo di tutti. Passerò un Natale ancora più sereno, è scontato dire che questo sarà di certo il regalo più bello a prescindere, però certe emozioni non hanno prezzo ne valore, e da tifoso posso dire che vivere giornate come queste è straordinario, coloro che non sono appassionati non capiranno di sicuro, ma non sanno cosa si perdono.