“Romagna mia…”
Ieri mattina sotto la doccia cantavo “Romagna mia”, e dopo un po’ mi è venuta in mente la versione dei bolognesi – o degli emiliani in generale – che cambia alcune parole rendendo la canzone profondamente di scherno verso i vicini di casa romagnoli.
A me fa ridere questa cosa, così come mi hanno sempre affascinato e divertito le rivalità territoriali italiane. Poco dopo mi sono domandato se qui hanno qualcosa di vagamente simile e ovviamente mi sono risposto dicendo che per mille motivi non è proprio possibile e ho anche aggiunto: “Beh, che si perdono…”
Bevi un altro po’
La scorsa settimana riflettevo ancora una volta sulla stupidità di chi ad una certa età beve e non conosce i propri limiti. Perché ubriacarsi, spendere un sacco di soldi, andare oltre, infastidire la gente e non ricordarsi nulla inoltre il giorno dopo? Non si spiega. Non lo so. Capisco il ragazzino, il teenager, il 20enne, posso dare loro più giustificazioni, ma a una certa età, intorno la trentina, ecco, lì dovresti cominciare a conoscere i tuoi limiti e farla finita, o almeno metterti dei paletti. Per il bene tuo e la pace degli altri.
Scheletri negli armadi
Al giorno d’oggi rischiamo sempre di essere vivisezionati dai social. Ciascuno di noi ha qualcosa da nascondere, e tutti noi, in particolare coloro che hanno ruoli importanti o personaggi popolari, ogni giorno rischiamo di vedere la nostra immagine e non solo, disintegrata. Credo che paradossalmente la cosa migliore sia l’opposto, giocare d’anticipo e partire dal presupposto che nessuno di noi è perfetto e tutti siamo attaccabili. Pertanto conviene confessare le nostre magagne e raccontarci per quelli che siamo; è l’unico modo per essere sereni e dormire in pace senza il timore di questo genere di sorprese. Magari un giorno, quando condurrò Sanremo, andranno a spulciare nel mio passato e scopriranno non so che. Sì, che io sto dalla parte degli ultrà e ancora oggi è l’unico movimento in cui eventualmente mi riconosco. E che tutte le mie antipatie verso persone, cose, idee e altro, non le ho mai nascoste e sono quasi contento di ostentarle e ripeterle.
Polemiche da bar
A me questa settimana di polemiche ha irritato molto, soprattutto perché l’Inter ne esce non benissimo. Polemiche sterili, discussioni ridicole, su episodi dubbi sui quali io non mi sono nemmeno innervosito. Abbiamo perso una partita per una giocata fenomenale e fortunata di un avversario, teniamoci una buona prestazione e tante indicazioni incoraggianti. Il futuro ci appartiene ragazzi, non ci sono discorsi.
Abbiamo perso, capita. La Juve è più forte di noi e di tutti, ma non è detto che lo sarà ancora per molto tempo, anzi, dovessi scommettere, direi che manca poco.
Basta lamentele, pensiamo a giocare e a vincere, il resto sono chiacchiere da bar, quelle che a me non piacciono troppo.
Vabbè già che ci sto ecco il secondo episodio. Daje.