La tappa

Dopo la cronometro e le pianure, il Tour entra nel vivo. Arrivano le salite, e il Monte Ventoso si staglia all’orizzonte. È il momento di spingere sui pedali perché si sale, non c’è tempo per pensare, ma bisogna stringere i denti, ed affrontare il “Gigante della Provenza”, dove il Maestrale soffia anche oltre i 160km/h. Oggi è il giorno della scalata, la Montpellier-Mont Ventoux con i suoi 176 km, quelli  più temuti. Oggi è Ciofi-Petrarca: il tappone.

Questa mattina è andato in scena il secondo atto della trilogia di Letteratura italiana, con l’appuntamento relativo al modulo C. Doveva essere la super tappa, come annunciato nei giorni precedenti, la sfida con Petrarca, colui che nel 1336 scalò insieme a suo fratello Gherardo il già citato Monte Ventoso, ma alla fine, la difficoltà dell’esame, si è abbassata con l’assenza dell’altro professore con cui avrei dovuto sostenere la parte su Belli da 3 cfu. Il doppio impegno aveva reso la vigilia certamente più avvincente, ma stamattina, la pessima notizia riguardo la mancata presenza del docente, ha smorzato un po’ gli animi e il mio entusiasmo. Volevo chiudere il discorso oggi, ma non è andata così. Tutto ciò, in realtà, complica le cose in prospettiva, perché il capitolo Belli sarà ultimato a questo punto il 5 luglio; ma soprattutto, sottrarrà tempo prezioso e concentrazione allo studio per l’atto conclusivo del 14 luglio, ancora letteratura italiana (modulo A), lo step più delicato e complesso. Parlando dell’esame, posso essere felice per la performance, un 30 che rialza la media dopo il 28 ottenuto al primo appello del 3 giugno. Un colloquio che è durato oggettivamente poco, ma tanto mi è bastato per convincere il professore, il quale non mi ha chiesto nemmeno la parte sull’antologia della poesia del Duecento. Il fastidio per la parte di Belli rimandata, non è stato del tutto scacciato, oggi abbiamo pagato le conseguenze di un corso di letteratura da 18 cfu di laurea magistrale, gestito in maniera pessima, senza chiarezza, con regole cambiate ogni settimana, in cui ognuno può fare come vuole e dove non tutti ricevono lo stesso trattamento. È vergognoso quello è successo, non critico l’imprevisto che ha messo fuori causa lo sfortunato professore, ma la mancanza di comprensione che ho notato nei confronti degli studenti, e tutto questo, l’ho voluto ribadire dopo l’esame, in maniera polemica, ma estremamente educata. Soddisfatto quindi per l’esito e il voto, molto meno per la prospettiva di riprendere Belli in vista del 5 luglio, ma nel frattempo un altro gradino è stato superato, non avrò vinto la tappa, ma ho recuperato tempo prezioso alla maglia gialla.

Intanto… la borsa è pronta, il morale è alto, il fomento non manca, quindi… CHIUDETE LE VALIGIE: SI VA A VIENNA! Domani pomeriggio, la capitale austriaca mi accoglierà, la speranza è che il tempo orrendo degli ultimi giorni lasci un po’di spazio a qualche raggio di sole, per regalare ulteriori brividi.

Auf widersehen

coppi_bartali.jpg
(Eccoci qui, stamattina al km 69, mentre passo ad Antonio la borraccia con l’acqua. W lo sport, W la comprensione, abbasso le ingiustizie).
La tappaultima modifica: 2010-06-21T21:16:38+02:00da matteociofi
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “La tappa

I commenti sono chiusi.