L’ultimo fantasma

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Sono arrivato al penultimo esame (l’ultimo vero) con molta poca pressione, un po’ di menefreghismo ed una serenità che non mi ha fatto vivere nemmeno un briciolo di emozione o di ansia. Sono giunto a questo appuntamento e mi sono sentito un po’ come Pegasus quando arriva al dodicesimo tempio, quello del segno zodiacale dei Pesci e deve affrontare l’ultima sfida per l’armatura dorata. Avevo chiuso la triennale con una piccola macchia, quella della bocciatura del 17 gennaio 2007 in Glottologia, il mio terzo esame che recuperai due settimane dopo con un striminzito ma soddisfacente 23 con il professore titolare. Alla magistrale, la sfida segnata sul calendario, era quella con Linguistica generale, la rivincita di Glottologia considerando che avrei potuto incontrare nuovamente la mia carnefice, il mio ultimo fantasma da sconfiggere. Venerdì è stato il turno di questo esame che  in qualche modo avrebbe deciso il mio voto di partenza in seduta di laurea. Nel mega calcolo finale, oltre al compito scritto venivano prese in considerazione delle tesine svolte durante questi mesi, alla fine, il voto è stato 30. L’ho saputo ieri, fra il soddisfatto e l’incredulo ho messo in bacheca il terzo 30 consecutivo in questa sessione, considerando che ero partito con quel famoso 22 il 3 di giugno, la rimonta è stata completata, non potevo fare meglio, anzi, sono andato oltre ogni previsione. Questo voto suggella una grande magistrale, ma soprattutto cancella del tutto quella bocciatura, quattro anni e mezzo dopo mi sono preso la mia rivincita nei confronti di un corso che non amo e lo dico molto onestamente. Apprezzo molto la professoressa, baratterei ogni cosa per sapere la metà delle cose che sa lei a soli 37 anni, ma intanto mi godo quest’ultima prestazione. In realtà penso che ormai l’università sia diventata troppo facile per me, nel senso che sono talmente padrone del meccanismo che riesco ad ottenere ciò che desidero. Come dicevo nell’ultimo post, questa sessione è stata più avvincente, con il “rumore dei nemici” in sottofondo ma in sintesi i risultati sono stati gli stessi di sempre. Ha vinto il mio metodo, studiare costantemente ma poco, un’ora la mattina, un’ora il pomeriggio, sono fortunato perché ho sempre avuto una grande capacità di apprendimento al volo e questo a volte mi basta. Manca ancora un tassello quello dell’ultimo esame di settembre, 12 cfu che dovrò conquistare con il mio professore, con il mio relatore, nella mia materia. Sarà una formalità, non lo sottovaluto perché desidero chiudere in bellezza, magari con una bella lode così come fu alla triennale, ma di certo non mi preoccupa minimamente, sarà un piacere studiare e poi sostenerlo. Sconfitto l’ultimo fantasma non ho veramente più nulla da chiedere, ho fatto tutto, ho vinto praticamente ogni cosa, sono in tempo con esami e tutto il resto, voglio ancora il massimo alla tesi ma in realtà desidero già altro, è tempo di nuove avventure, di stimoli nuovi e sfide che mi facciano crescere, fra 6 mesi sarà così anche perché, a Lettere e Filosofia, il mio tempo sta giustamente volgendo al termine.

L’ultimo fantasmaultima modifica: 2011-07-19T19:57:00+02:00da matteociofi
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2 pensieri su “L’ultimo fantasma

  1. Grazie Dà, resta il fatto che quando prendevo 23 a glottologia e andavo a pranzo al Mcdonald’s con marco il sardo era un altra cosa. Bei tempi.

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