Come 23 anni fa

È stato un sabato pomeriggio drammatico, proprio come 23 anni fa. Doveva essere sport, calcio, alla fine la tv ha trasmesso dolore e morte, rabbia e disperazione, sempre come 23 anni fa. Assurdo talvolta il destino, pazzo e non prevedibile. Ieri, intorno l’ora di pranzo, Liverpool ed Everton, prima di sfidarsi nella semifinale di FA Cup hanno rispettato un minuto di silenzio in onore delle vittime di Hillsborough, hanno giocato ieri perché oggi a Liverpool è lutto cittadino, non si gioca. Non si può giocare, ci sono quasi cento persone da commemorare e così, la partita è stata disputata di sabato per permettere alla squadra e alla città di stringersi intorno al ricordo delle vittime di Sheffield. Oggi pomeriggio ad Anfield alle 15.06 si rimarrà in silenzio, nel momento esatto in cui venne sospesa quella maledetta partita. Come 23 anni fa, ancora una volta di sabato pomeriggio lo sport e il calcio hanno visto spezzarsi una vita, un remake micidiale che ti ipnotizza e ti fa riflettere. Se ne è andato così PierMario Morosini, mentre giocava, mentre faceva l’unica cosa bella che gli aveva riservato una vita crudele considerando i drammi familiari che fin da piccolo aveva dovuto sopportare. Nella mia mente si sono intrecciate le storie di Morosini e di Hillsborough per tanti motivi, mille coincidenze, strane concomitanze per un altro pomeriggio da dimenticare e basta, anche se sarà impossibile. Come ogni 15 aprile anche oggi il mio pensiero volerà in alto verso i 96 di Hillsborough e quest’anno, per la prima volta, con una consapevolezza in più, con uno spirito diverso. Questa vicenda tragica è diventata la mia tesi magistrale, il tema del mio lavoro conclusivo all’università. Su questo avvenimento ho trascorso mesi, giornate intere a leggere, capire e tradurre, sono entrato in questa storia e penso di conoscerla come pochi in Italia. Per questo, leggendo racconti e testimonianze strazianti, so cosa significhi oggi per Liverpool e per la sua gente questa giornata e questa commemorazione. Ho letto i ricordi dei coniugi Hicks che persero le loro due figlie nella Leppings Lane e le parole di Margaret Aspinall che trascorse un pomeriggio infernale: dalla speranza e dalle notizie tranquillizzanti sul figlio James fino al momento in cui si presentò alla fermata dei pullman la sera per riabbracciarlo, ma non lo poté fare poiché il ragazzo in realtà era morto da ore. Ho studiato tutto ciò, e per questo che oggi non sarà una domenica come le altre, il 15 aprile per me non è mai una data come tutte le altre, e da quest’anno ancor di più.

 

NEVER FORGOTTEN, JUSTICE FOR THE 96!

Hillsborough, tragedia, Liverpool