La mia idea di RifondInter (parte 1)

Da qualche settimana ormai si sente parlare insistentemente di rifondazione, di ricostruzione, di idee nuove per il futuro e di mercato. Seguendo l’evolversi delle cose con attenzione nonostante un po’ di distacco, sto maturando la mia personalissima proposta di RifondInter, partendo da un presupposto: giocheremo in Europa ma non in Champions. Non agguanteremo il terzo posto e credo che sia giusto così, non lo meritiamo per la nostra stagione e sarebbe forse un traguardo che potrebbe essere mal interpretato e rendere una stagione disastrosa, un po’ più decente: questo equivoco porterebbe ad altri errori.

Dirigenza: Le colpe come detto tante volte appartengono a piani alti della società. Dopo anni di successi, credo che sia opportuno un bel cambio radicale con uno snellimento dei ruoli. Via Paolillo poiché non ha senso la sua immagine e via Ausilio che rimane un personaggio conosciuto ma allo stesso ignoto, soprattutto per le sue abilità mai manifestate ampiamente in prima squadra. Su Branca ho un’idea precisa: è stato uno degli architetti delle stagioni trionfali, con grandi colpi, belle scoperte e tanti affari, fare mercato con un budget alto e abbastanza semplice, farlo con meno soldi è ovviamente più complicato e proprio in quella situazione serve il fiuto e la capacità di trovare soluzioni. Finora, mi riferisco agli ultimi due anni di risparmi, ha sbagliato tutto. In aggiunta a questo mi pare sempre più un personaggio mal sopportato da tanti, uno che si è montato un po’ la testa e che se dovesse essere mandato via nessuno lo rimpiangerebbe troppo. Al loro posto riporterei a casa Leonardo come direttore dell’area tecnica, perdonandogli di essere stato la prima causa della stagione drammatica in corso dopo averci lasciato all’improvviso per andare a guadagnare il doppio. Il brasiliano sembra essere stanco già del Psg, all’Inter potrebbe ricoprire lo stesso ruolo al posto di Branca, un aria nuova dietro le scrivanie non sarebbe una brutta mossa, Leonardo a fare il dirigente e il mercato affiancato da un altro ritorno: Lele Oriali. Tutti lo rimpiangono ora, nessuno se lo filava quando stava dentro i quadri societari, per me sarebbe un valore aggiunto, un uomo vicino alla squadra e di rappresentanza in Lega, potrebbe ricoprire il ruolo che aveva nell’Inter di Mourinho e coprire quello di Paolillo. In sintesi, via quei 3 e dentro questi 2, meno gente che parla, gerarchie chiare e aria nuova, con persone che già conoscono Appiano Gentile…

(continua)