“Fa tutto lui”

Ad un punto ho pensato che fosse quasi brutto. Ma brutto nel senso di assurdo o talmente strano da risultare appunto quasi ridicolo.

Mentre ero intento nello scrivere i titoli di coda mi sono ritrovato a mettere il mio nome sotto la voce “conduttore”, “montaggio” e “riprese”. Praticamente tutto.

Ho deciso così di sopprimere il merito per le riprese che in fondo sono la cosa che hanno portato via meno tempo e tenere il resto, qualcosa per cui preferisco prendere eventuali meriti.

Questo è quanto successo giovedì sera mentre finivo di montare “Pagine Vaticane”, la prima puntata della seconda stagione dalla meravigliosa terrazza della Residenza Paolo VI.

Mai come stavolta mi sono trasformato in one-man show. Era capitato già precedentemente per Prospettive, ma un conto è parlare di un breve notiziario di 5 minuti, altra storia è un programma che va a riempire uno slot da 30 minuti nel palinsesto. Lavoro, preparazione, e soprattutto tutto quello che implica la post produzione, come ad esempio i titoli di coda a scorrimento.

Ho fatto tutto, e nonostante una luce non ottimale, causa cielo non dei migliori, e l’audio ancora da calibrare, anche se non penso che potrà mai essere perfetto, mentre riguardavo il programma finito per la prima volta ero soddisfatto.

Mettere in piedi una cosa del genere porta via molto più tempo di quanto un normale osservatore esterno possa immaginare, semplicemente perché non gli è nota tutta una serie di aspetti tecnici.

Tuttavia, la prima puntata è andata e direi anche bene, ma soprattutto è bene avere già una base del genere da cui ripartire, venerdì infatti sarà un’altra storia, e così in avanti, da qui fino a giugno 2018.