Anche stavolta

Anche l’ultima settimana di vacanza sta per finire e finalmente lunedì si ricomincia con le lezioni del terzo anno, anche perché dopo quattro mesi e mezzo io non ne potevo più di stare a casa. Riparto con tante speranze, con fiducia e con molta voglia ma senza alcuna paura, sono pronto. Ho capito che probabilmente certe emozioni e certe soddisfazioni possiamo regalarcele soltanto noi stessi, per questo so che a fine anno ci sarà il famoso traguardo e non vedo l’ora di tagliarlo. Vorrei dire tante cose ma preferisco tacere perché se parlassi potrei combinare qualche danno o essere frainteso, quindi evito e tiro avanti, non mi guardo indietro e provo a pensare positivo, ci sono delle cose che non dimentico e che molto probabilmente mi serviranno più avanti. Alcune situazioni vanno affrontate, detesto chi scappa, chi schiva l’ostacolo, chi gioca su troppi tavoli, chi si illude che tutto sia semplice, sarebbe troppo bello se fosse così ed io sono contento di non appartenere a queste categorie. Un paio di settimane fa dissi una cosa apparentemente assurda, ma con il passare dei giorni mi sono reso conto che non era poi così fantascientifica, infatti credo sempre di più che alla fine l’unico vincitore di quella storia sia stato proprio il mio amico “Oppini”. Ho alcuni pensieri e non solo che mi fanno pensare in questa direzione, devo essere onesto e riconoscere questa realtà. Ringrazio una mia vecchia amica che negli ultimi due giorni è stata così gentile e paziente nell’ascoltare quello che avevo da dire, mi fa sempre piacere quando qualcuno mi dedica anche cinque minuti del suo tempo in maniera spontanea. Mi dispiace invece per Andrea il quale oggi mi ha dato un consiglio che però non seguirò, già glielo ho detto, ha risposto che me ne pentirò, ma il tempo darà ragione a me, anche stavolta.

Tira sempre un vento, che non cambia niente, mentre cambia tutto, sembra aria di tempesta.