La settimana

E’stata un brutta settimana, molto pesante, in particolare lunedì e martedì ma non solo. Non sto bene, e questo era facile da immaginare, ma ribadisco che la dolorosa decisione che ho dovuto prendere era diventata ormai inevitabile, credo non solo per la mia serenità. Approfitto di questo post per ringraziare quelle cinque-sei persone che sono state così pazienti nel sopportarmi in questi giorni. Come dicevo ieri ad Antonio questa terza serie già mi ha rotto le palle, prima di ricominciare avevamo alcune certezze, diverse speranze ed un paio di illusioni; tre settimane sono state necessarie per spazzare via praticamente tutto, per infrangere qualsiasi cosa, ci hanno messo davanti alla realtà. Un’amara realtà. Non è facile pensare positivo quando sei appena finito nel burrone, essere ottimisti è psicologicamente impossibile, ora sto alla finestra e guardo il triste scenario, rifletto ma continuo a non capire certe cose. Più tardi vado a prendere il materiale per fare lo striscione a Gabriele che si laurea mercoledì, il mio amico si merita una bella coreografia e quindi mi adopererò per dare un po’ di colore alla cerimonia. Sono curioso di vedere come starò in giacca e camicia e con lo stendardo da stadio in mano, sarà certamente un’entrata nella facoltà piuttosto bizzarra quella che farò, ma va bene così…

Quando la ferita brucia, la tua pelle si farà…sopra il giorno di dolore che uno ha…

 

La frase del giorno

Samuele: FORZA VECCHIO CUORE ROSSOBLU…domani in quasi 5000 a Milano, siamo davvero incredibili. WE ARE GENOA. (Questo è il testo dell’sms che mi ha spedito mio cugino stamattina da Seattle.)

 

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