Questo è ciò che è successo ieri pomeriggio in una biglietteria.

Matteo:”Salve, vorrei un biglietto per la partita di basket di domani, Lottamatica Rm-Virtus Bologna”.

Commessa:”Sì, quale settore?”.

Matteo:”Ospiti”.

Commessa:”Va bene, sono sedici euro”.

Matteo:”Grazie”.

Matteo:”Scusi ho letto il foglio solo ora e vorrei comprare anche il biglietto per sabato sera per la partita Lazio-Inter”.

Commessa:”Sì, prego, aspetta solo un attimo, quale settore vuoi?”.

Matteo:”Ospiti”.

Commessa:”Ok, dammi intanto la carta d’identità, ma sei di Roma?”.

Matteo:”Sì”.

Commessa:”Non sembrerebbe, due partite, e due volte mi hai chiesto un settore ospiti…”

Matteo (penso questa frase ma non la dico):”Cosa ci posso fare signorina? Non è colpa mia se in questa città ci sono solo squadre di merda in ogni sport, che non hanno mai vinto  nulla e non hanno storia…”

Matteo:”Ha ragione, in effetti, sportivamente parlando, sono molto poco romano…”

Commessa:”17 euro e cinquanta”

Matteo:”Grazie e arrivederci”

Il giorno dopo vado al PalaEur e la Virtus vince un  partita molto tirata contro Roma, delirio nel settore ospiti e malgrado un fastidiosissimo mal di gola al tempo supplementare ho fatto un casino infernale. La prima delle due battaglie da romano nel settore ospiti l’ho vinta, adesso aspettiamo sabato prossimo.

Immancabile, quasi come Natale, anche stavolta ho festeggiato il mio Giorno del Ringraziamento, una personale risposta alle feste importate tipo Halloween; se devo celebrare qualcosa, di certo preferisco il Thanksgiving che ha quattrocento anni di storia piuttosto che le pagliacciate commerciali di ultima generazione. Ospite della serata, Gabriele, elegante come non mai e sempre più prossimo alla partenza con destinazione proprio New York City dove rimarrà per sei mesi, la cena di ieri, spero che lo abbia, seppur minimamente, introdotto nella realtà a stelle e strisce che lo attende. Buono il tacchino che a differenza dell’anno scorso non è praticamente avanzato e soprattutto complimenti a mia madre che ha brillantemente superato l’esame in cucina. Dopo la cena, la serata è proseguita a casa di alcuni amici di università di Gabriele, dove abbiamo messo in scena una serie di interviste tanto sgangherate quanto divertenti, obbligatoria la sfida alla Play e poi, alle tre e mezza tutti a casa.

Colgo l’occasione per fare un immenso in bocca al lupo al mio amico che martedì prossimo andrà oltreoceano, se nove mesi fa lo avevo apostrofato come un moderno Marco Polo alla scoperta dell’oriente stavolta non posso non chiamarlo Cristoforo Colombo o Amerigo Vespucci alla conquista della Grande Mela.

Have you a great trip, friend!

Il generale Mastrandrea, originario della contea di Westmorland ho deciso di attaccare nuovamente le truppe di PiccoloUomo, barone proveniente dall’Isola di Man e soprattutto colui che ha in ostaggio la dama, detta anche l’Undicenne, nativa di Maryport. Dopo una pausa di due giorni, in cui l’esercito attaccante è stato al campo base di Blackpool è arrivato il momento dell’attacco. Il barone non si aspetta l’offensiva, ma il nostro generale ha istruito i propri soldati. Nei prossimi giorni le due fazioni entreranno del tutto a contatto. Riuscirà Mastrandrea a superare il fossato con i coccodrilli e ad irrompere nelle mura nemiche più che mai ostili? L’Undicenne attende il suo salvatore oppure è ormai abituata alla finta gioia e tranquillità del castello in cui risiede? L’ora è ormai giunta, lo stendardo che dà il via alla contesa, forse finale, è stato levato.

Chiuso nel suo fortino, situato nel Merseyside, il generale Ciofi, invece, medita l’attacco e tiene le sue truppe pronte intonando a ripetizione Yellow submarine, Liverbird upon my chest e Obladì Obladà canzoni popolari di Liverpool. Dopo aver incrociato le armi con il ridicolo esercito oppinese, pianifica l’assedio a Quattrodenari, duca arricchito di Swansea. Plentiful’s friend appare e svanisce, è magicamente evanescente, ma il nostro protagonista ha l’artiglieria pronta e non vorrebbe sprecarla per fronteggiare gente come TuttoFumo da Plymouth, conte decaduto e finto ribelle. Il tempo a disposizione non è molto, ma il piano di guerra deve essere messo ancora del tutto a punto.

Dalla contea di Cambridgeshire and Isle of Ely, il comandante Spera si gode la tranquillità del paesaggio. E’ in tempo di pace ma viene costantemente informato delle scorribande dei suoi due alleati. Ha parlato con le alte cariche di stato, scrive tutti i giorni e sta organizzando un viaggio di piacere in terra iberica. Ha intenti bellici e sta cercando un nemico a cui dichiarare guerra.

La contessa Meini infine è nella sua lussuosa residenza nel Surrey, a diverse miglia da Londra, e non fa assolutamente nulla dalla mattina alla sera, beata lei.

Finalmente questo benedetto o maledetto piano di studi sono riuscito a consegnarlo oggi, nel tardo pomeriggio. Mi mancano 50 crediti alla laurea, sono sei corsi da frequentare; tre li sto seguendo ora al primo semestre (Storia contemporanea, Letteratura di viaggio e Storia delle dottrine politiche) i restanti tre ci saranno al secondo semestre (Letteratura anglo-americana, Storia della lingua italiana ed infine Storia della Gran Bretagna).

Su la testa, la gloria mi attende.

CORSO DI LAUREA IN LETTERE – ANNO ACCADEMICO 2008-2009

Laurea – Nuovo ordinamento – Piano di studi individuale

 Nome e cognome  Matteo Ciofi_________________________________________________________        Anno di corso _3_____ No. matricola: 0102036_______  

*I colonna: crediti acquisiti; II colonna: crediti da acquisire; III colonna: crediti totali

Frase del giorno

Francesca:”Io sono come Giuda, se non vedo non credo…”

Matteo:”Guarda che quello era San Tommaso…”