Venezia da…brividi. Parte II

Le ore di avvicinamento alla mezzanotte sono state scosse da una notizia poi rivelatasi infondata, i mezzi per Venezia e quelli di ritorno per Mestre non avrebbero circolato più dalle 21 in poi. Prima di addentrarci in città abbiamo fatto visita ad un pub per uno Spritz e poi siamo tornati dal nostro “Secia de Vin” per cenare. Nel tragitto per raggiungere il ristorante, il tormentone di Amici mai, (la canzone di Venditti) è partito e non si è più arrestato fino a tarda notte, io ho dato il via, David ha fatto il resto. Dopo cena è iniziata la camminata verso P.za San Marco epicentro del capodanno veneziano, ma un’improvvisa nevicata ha scombussolato i piani rendendo comunque l’atmosfera ancora più magica e sensazionale. Allo scoccare della mezzanotte c’è stato il classico brindisi mentre la neve continuava a venire giù insistentemente, così ci siamo riparati in un locale dove ci siamo scolati un altro Spritz (il quarto di fila in meno di 24 ore) e poi verso le 2 abbiamo ripreso la strada verso il capolinea degli autobus. Onestamente non mi ha entusiasmato una cosa: la mancanza dei fuochi d’artificio o ancor di più dei botti, per come sono abituato io a Roma, questa differenza l’ho trovata quasi assurda. Giunti a Mestre è iniziata l’Odissea verso l’hotel, una sbagliata indicazione ci ha costretti a girare come degli scemi, mentre il paesaggio cominciava a prendere sempre più i tratti di Cortina imbiancata. Un’ora di camminata snervante, fra chi aveva problemi di incontinenza, chi ripeteva in continuazione “Il campo base è alle spalle” e chi rispondeva “Amici mai” oppure “Ma noi mica gli diciamo che andiamo a Rio…” Solo alle 3.30 finalmente la nostra camera ci ha potuto riaccogliere. Dopo esserci asciugati sono cominciate le interviste di fine anno, in cui ognuno di noi di fronte alla telecamera ha parlato a cuore aperto. L’ultima giornata invece, è cominciata sotto la pioggia, siamo andati a Venezia e dopo un giro pomeridiano per i vicoli della città siamo tornati alla stazione. Alle 18.36 il treno è ripartito verso Roma, stanchi ma felici abbiamo viaggiato in una carrozza da soli con altre tre persone. E’ stata una vacanza meravigliosa, ci siamo divertiti, non abbiamo avuto alcun motivo per discutere, tutto è filato liscio ed anche la neve alla fine ha dato quel pizzico di magia in più. Ragazzi, è stato veramente un piacere, al prossimo viaggio. (la meta tanto già è stata decisa…)

 

La frase della vacanza è stata di Antonio dopo aver letto una cosa, ma per varie ragioni non è riportabile.

 

P.S. La sezione delle foto di Venezia è stata aggiornata.

 

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Venezia da…brividi. Parte I

Già la scorsa primavera era nata l’idea di un viaggio, che per diversi motivi ne in aprile e nemmeno in estate era stata poi realizzata per varie ragioni, stavolta però nulla ci ha fermati e quindi la vacanza di fine anno a Venezia non è rimasta un semplice desiderio ma si è potuta trasformare in una splendida avventura. L’Eurostar delle 6.50 ci ha fatto raggiungere Mestre prima di pranzo, ma la caccia verso l’hotel non è stata semplicissima anche perché uno sbagliato calcolo delle fermate ci ha messo fuori strada ma ci ha anche permesso di incontrare i primi personaggi, come la vecchietta ribattezzata anche “Dente di cioccolato”. Giunti in hotel e scortati da un bel sole, che malgrado tutto non ha mai reso l’aria troppo calda, ci siamo diretti verso Venezia città, per il primo giro di perlustrazione. A P.le Roma, il ponte di Calatrava, ci ha condotti all’interno dei vicoli del centro abitato e tutti e tre siamo rimasti ammaliati al primo impatto con la bellezza del posto, le strade e i caratteristici ponticelli rendono questa città veramente unica al mondo. Il nostro giro è  terminato a P.za San Marco dove abbiamo visitato la chiesa e la loggia che ci ha  regalato un altro suggestivo colpo d’occhio sulla piazza e sul canale alla nostra sinistra. Dopo aver ammirato il Ponte dei Sospiri è iniziato il ritorno in albergo anche perché la stanchezza cominciava ad affiorare inevitabilmente. La nostra cena è avvenuta al Giardinetto da “Secia de vin” il proprietario del locale che ha catturato immediatamente la nostra simpatia, in particolare quella di Antonio. Il giro serale si è concluso invece in un pub di Mestre sotto il nostro hotel, dove ci siamo immersi nel caratteristico drink del posto, iniziando la nostra personale maratona di Spritz. Rientrati in camera stanchi ma non del tutto esausti, sono scattati i video nei quali ognuno di noi ha dato spettacolo, interpretando scenette basate soprattutto sull’università e sui nostri personaggi preferiti. Per quanto mi riguarda ho assunto le vesti di: Cannone, il Prof. Chiodo e ovviamente Tutto Fumo, nel delirio totale, fra risate memorabili, alle 2 passate si sono spente le luci delle telecamere e non solo. La mattina del 31 ci ha visti nuovamente in P.za San Marco e poi al Peggy Guggenheim dove abbiamo ammirato diverse opere del novecento, il mio dipinto preferito rimane quello di Magritte, un quadre surreale, a mio parere straordinario. Il Ponte di Rialto lo abbiamo visitato nel pomeriggio, prima di tornare in hotel per riposarci un po’, dato che la notte di San Silvestro sarebbe stata lunga e ci avrebbe regalato una sorpresa del tutto inattesa…  

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