Al giro di boa

Il vento è in poppa e la boa ormai si vede ad occhio nudo. Il tempo è buono e le previsioni sono confortanti. Mancano solo pochi metri prima di girare intorno al “grande galleggiante”, prima di prendere la nuova rotta, quella finale, quella che conduce al porto. Dall’aula T18 è Ciofi-Cardarelli: al giro di boa.

mondiale_farr40_flotta_boa.jpgFare un 48 solitamente equivale a combinare qualche disastro o a creare disordine, nel mio caso invece, è il sinonimo della fine del primo anno di magistrale: 48 cfu che sono la metà esatta di un percorso che è ancora molto lungo, ma da oggi un po’ di meno. È stata la giornata dell’ultimo esame di questa sessione ma anche dell’anno accademico 2009/2010, una stagione che termina con un altro 30 e soprattutto con l’obiettivo raggiunto di essere in linea con i crediti. Considerando la famosa sessione di gennaio-febbraio, quella “mutilata” tanto per intenderci, aver chiuso comunque in questo modo è motivo di grande soddisfazione. Mi sono rimesso in carreggiata e ci sono riuscito nel modo migliore: 9 esami in totale, con voti mai sotto il 30. Terminata questa mini auto celebrazione, necessaria anche per inquadrare meglio la situazione, posso dire che l’appello di stamattina si è rivelato molto più complicato di quanto pensassi alla vigilia. Scampato il pericolo “Pomata”(il pericolosissimo e folle assistente) ho potuto sostenere l’esame con il professore titolare e questo mi ha ulteriormente tranquillizzato. Per la prima volta ho avuto l’onore di aprire le danze, ho dato il via alla mattinata con il mio orale, un colloquio che è durato trenta minuti abbondanti nei quali mi è stato chiesto veramente di tutto riguardo Cardarelli. Me la sono cavata egregiamente e direi che la votazione finale è stata anche abbastanza sudata ma fondamentalmente meritata, avendo parlato incessantemente e non avendo sbagliato praticamente nulla. Alle 9.30 avevo già finito e la mattinata è trascorsa in allegria con i diversi personaggi giunti oggi in facoltà per svariati motivi. Si conclude così questo mio primo anno da studente di laurea magistrale, all’orizzonte ci sono già i nuovi corsi che scatteranno ai primi di ottobre ed un’annata che si preannuncia abbastanza in salita. Dovrò affrontare i “tre mostri principali” e considerando anche le agitazioni e gli scioperi dei ricercatori, il clima non è dei migliori. Mi attende ancora un’altra arrampicata, l’ennesima, un calendario difficile parlando in termini calcistici, ma dopo una stagione del genere la convinzione è cresciuta ancora di più e so che anche i prossimi ostacoli potranno essere scavalcati. Da oggi pomeriggio sono quindi di nuovo in vacanza, altri 10 giorni di riposo e svago prima di ripartire; Madrid è sempre più vicina e dopo aver superato quest’ultimo esame, il pensiero è veramente solo rivolto alle tapas e alla sangria. VAMOS…