Correre

correre.jpgIeri pomeriggio riflettevo che non ho mai scritto un post sulla corsa, sul fatto di infilarsi un paio di scarpe da ginnastica ed assaporare il piacere di correre. In realtà, scrissi qualcosa di simile lo scorso anno ad aprile, dopo essere andato con Francesca al lago di Castel Gandolfo a fare una corsetta malgrado un lunedì pomeriggio piovoso. Questa volta invece vorrei dire due cose sulla soddisfazione, e il gusto che si prova nel correre, una piacevole e salutare abitudine che per me è diventata tale nell’estate del 2006. Affascinato dalla novità e dalle tante persone che vedevo  nei pressi di Tor Vergata, decisi di provare ad emulare questi semipodisti caratterizzati dalla convinzione che leggi solo sui volti di quelli che corrono. Devo dire che anche i racconti di Linus su Radio Deejay, in aggiunta a quelli leggendari di Aldo Rock, hanno avuto il loro peso, così come i post di Settore sul suo blog interista. Questa somma di fattori mi ha spinto a provare a correre un po’, senza impegno e senza nessun obiettivo particolare se non quello di fare un qualcosa di certamente positivo per il fisico. Le prime prove domenicali sono diventate il prologo ad un appuntamento fisso che ormai si svolge ogni mio finesettimana, 30-35 minuti di corsa nei prati di Tor Vergata e la soddisfazione di arrivare stanco ma felice alla fine di ogni percorso. Ho corso con ogni condizione atmosferica tranne che con la neve, (proprio oggi dopo 22 minuti io ed Alfredo abbiamo dovuto alzare bandiera bianca dinnanzi ad un improvviso diluvio) e in ogni stagione. Freddo, caldo, estate o inverno, la corsa è ormai un momento sacro del week-end, lo scorso anno sempre con Alfredo ci siamo regalati il brivido dell’ora della tigre, il momento prima dell’alba, e siamo andati a correre in villa a Frascati alle 5 di mattino, assaporando un gusto diverso mentre osservavamo la città dall’alto. Nel “nostro piccolo” abbiamo corso lo scorso anno la Deejay Five con un buon tempo e quest’anno eravamo fortemente intenzionati a replicare correndo la Deejay Ten, ma la manifestazione non si è tenuta a Roma. Non corro mai in palestra sul tapis roulant perché è una simulazione che mi annoia in modo terrificante, correre è meraviglioso, ma è bello farlo fuori all’aria aperta, non in un posto chiuso con lo sguardo bloccato da quattro muri. Mi piace correre, solo o in compagnia, ma soprattutto l’estate verso sera, non ho mai utilizzato cuffie o i-pod, non mi piacciono, non li voglio, adoro sentire il rumore delle scarpe sull’asfalto e il mio respiro che diventa affanno, mi piace correre perché è quel momento in cui sei padrone della libertà.

Aldo Rock:“Uomo se hai un punto debole l’Ironman te lo tirerà fuori; non importa che tu sia meglio degli altri, l’importante è che tu sia meglio di te stesso!.