Sapore di mare (mica tanto)

Negli ultimi giorni mi ero lamentato soprattutto di una cosa, del fatto che dopo oltre un mese e mezzo di stagione balneare, per la prima volta in vita mia, ancora non ero riuscito a vedere un granello di sabbia. Alla prima occasione buona mi sono accodato ad Antonio e alla Bionda per una giornata sulla spiaggia di Torvajanica. Il problema principale alla fine però si è rivelato un altro ossia il mio stato di salute pessimo causato dalla maledetta aria condizionata che come ogni anno mi ha messo ko. Odio con tutto me stesso i condizionatori e tutto ciò che genera e produce questo cazzo di fresco artificiale. Detesto chi non la sa utilizzare e sintonizza l’apparecchio a temperature polari fregandosene di chi condivide lo stesso luogo. Martedì è stata la giornata in cui mi sono ammalato, la mattina c’è stato un diluvio mondiale, faceva freddo, poi caldo, nel frattempo tutti avevano rialzato l’aria condizionata e fra ufficio, palestra e biblioteca mi sono consegnato al mio nemico. La sera avevo mal di gola, il giorno dopo anche il raffreddore, ieri sera 38.3 di influenza. La giornata marina non so se mi abbia aiutato o meno, di fatto stavo già male e la sera sarei stato in coma lo stesso, alla fine la soddisfazione di aver visto il mare almeno per una volta ce l’ho avuta, anche se è destino che io e la spiaggia quest’anno non avremo una relazione facile. Ovviamente i miei molteplici acciacchi divengono l’ulteriore avversario con il quale dovrò confrontarmi questi giorni per preparare l’ultimo esame, studiare un libro di linguistica con la febbre è come pretendere di correre più veloce di un ghepardo. È evidente come questa sessione si sia trasformata in una sfida contro ogni avversità, in 40 giorni ne ho viste di tutti i colori e per ora sto ancora in sella, l’ultimo ostacolo da superare sta diventando ancora più complicato per una bella influenza che rende ancora più pepato questo scorcio finale. L’appuntamento è per giovedì 14 ancora una volta, come lo scorso anno questa data chiuderà gli esami, ma stavolta conterà molto di più ed esserci arrivato malgrado tutto vale doppio.

 

Il Coniglio Bianco inforcò gli occhiali: “Da dove devo iniziare, Maestà?” chiese. “Inizia dall’inizio” disse il Re con solennità, “e va’ avanti finché non arrivi alla fine: poi, fermati”

(Lewis Carroll)

 

 

Il prossimo post sarà il cinquecentesimo, un bel traguardo che vorrei tagliare con qualcosa di speciale, con un’idea diversa, particolare. Finora non ho avuto nessuna illuminazione, ma cercherò di onorare questo passaggio nel modo migliore.

Sapore di mare (mica tanto)ultima modifica: 2011-07-09T12:22:25+02:00da matteociofi
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