A testa alta, da sei anni

Sei anni. Oh sei anni non sono mica pochi! E’ quella eta’ che segna uno sbarramento fondamentale per qualunque persona: finisce l’asilo e si inizia ad andare a scuola. Basta giochi, arrivano i compiti. I primi impegni, un assaggio di vita.
Me lo ricordo il giorno in cui ho compiuto sei anni. Era sabato 6 marzo 1993, il compleanno pero’ lo festeggiammo l’indomani, di domenica. A un punto mi allontanai, sintonizzai Raitre e iniziai a vedere l’Inter con “Quelli che il calcio”. Pareggiamo a Bergamo 1-1, mi chiamarono per la torta ma infastidito risposi che tanto non potevo mangiarla e poi c’era l’Inter. Il mio compleanno non mi sembrava un valido motivo per non seguire la “Banda di Bagnoli”, una cosa che poi si e’ ripetuta negli anni a venire: 2005 (i miei 18 anni) e nel 2011.
Sei anni si diceva. Sei anni che hanno segnato un passaggio notevole, sei anni vissuti nella decade dei venti. Attraverso l’universita’, i viaggi, i brividi, le prime esperienze lavorative e quelle all’estero. Caro blog hai raccontato tanto, quasi tutto.
Vieni da un anno controverso ma ricco e intenso. Sei stato censurato, ti ho censurato, ti ho reso privato, non ho scritto per la prima volta per un lungo periodo (un mese) hai in compenso fatto il pieno di visite e commenti. Mai come in questi ultimi dodici mesi. Sei diventato piu’ multimediale, piu’ social, filotwitteriano, piu’ colorato, e fra due giorni cambierai completamente pelle. Infatti Virgilio ha deciso che tutti i blog traslocheranno su Worpress, una nuova casa, un compleanno che preannuncia un cambio epocale.
Hai detto tutto quello che potevi caro blog, forse anche di piu’, a volte invece di meno. Ma non ti vergogni e non devi nascondere nulla, questa e’ la cosa che ha piu’ valore. Rispecchi il sottoscritto ed e’ giusto cosi, e’ corretto e coerente che ci sia questa sinergia.
Continuo a pensare che non sei male, anzi, hai il tuo fascino. Piu’ invecchi e piu’ migliori e non perche’ sei un vino, ma perche’ continui a essere vivo, a raccogliere storie, a conservare pezzi di vita. Stupidi, banali, intensi, belli, insomma sei un recipiente di tutto rispetto. Una banca dati che con il trascorrere del tempo assume sempre piu’ valore.
Sei anni di storia, sei anni come un vero diario on-line, presente e puntuale, alla faccia di Facebook e di chi aggiorna il resto del mondo in maniera sgrammaticata, confusa e senza costanza.
Ci sei, sei qui e vai avanti in questo modo. Anche quando dicono che sei un “cazzo di blog”, anche quando ti controllano, anche quando ti usano.

L’importante e’ esserci, sempre.

A testa alta, da sei anni.