Primo maggio

Il primo maggio è il capolinea del freddo, del brutto tempo, lo spartiacque fra estate e inverno, più del 21 marzo, più del cambio dell’ora. Un mese fa avevamo il maglione, fra un mese saremo già al mare, faremo tardi tanto il giorno dopo sarà festa. Beata Repubblica. Giornate cupe e nuvolose, instabili e con scrosci d’acqua, hanno lasciato il campo, dentro quel senso tiepido di maggio, il colore più netto del cielo, il primo bisogno di dissetarsi. Primo maggio, tutti a casa, o meglio tutti in strada, prati e fave, fiasco del vino e grigliata, l’Italia nella sua essenza cortese e casareccia.

Ne ricordo diverse di queste giornate, quella più lontana nel tempo ma non nella memoria è del 1994, ero al mare, a Torvajanica, sette anni sono pochi ma non pochissimi per ricordarmi la radio che dentro la nostra Regata bianca parlava di Ayrton Senna in fin di vita. Imola, Gran Premio di San Marino, una curva, quella del Tamburello, e l’impatto. La fine. Uno shock, forse il primo, quelli che ricordi per bene perché sono indelebili e non conta se sei ancora in prima elementare.

Oppure, ripenso al 2002, io in veranda a capotavola, mia nonna sul divano in sala. Le equazioni, un quaderno a quadretti, la fatica e le difficoltà, ma soprattutto la testa già rivolta al 5, sì a quel 5 maggio, quattro giorni dopo. L’attesa. Poi ci sono memorie più vicine, la passeggiata a San Pietro nel 2011 per la beatificazione di Giovanni Paolo II, tre anni fa, lontano ma particolarmente attuale ora che è santo, oppure lo scorso anno, niente festa perché oltremanica non si celebra e quindi lezione a scuola in attesa del Bank Holiday del lunedì dopo, con il biglietto in tasca per Liverpool e l’emozione galoppante di un ritorno.

Sento la Camusso parlare nel frattempo: lavoro, sindacati, chiacchiere come sempre, difficile credere a chi guadagna uno sproposito e beneficia di mille ingiustificati privilegi, ma la faccia sporca di questo paese sono anche questi indecifrabili controsensi, come quelli che applaudono poliziotti condannati, colpevoli di aver ucciso un ragazzo 18enne e si arrogano il diritto di avere ragione. Come fanno tutti d’altra parte, perché qui non sbaglia mai nessuno.

Buon primo maggio

Primo maggioultima modifica: 2014-05-01T14:57:29+02:00da matteociofi
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