Nella frescura d’autunno è bello

Nella frescura d’autunno è bello

scuotere al vento l’anima – che pare una mela –

e guardare l’aratro del sole

che solca sopra al fiume l’acqua azzurra.

 

È bello strapparsi dal corpo

il chiodo ardente d’una canzone

e nel bianco abito di festa

aspettare che l’ospite bussi.

 

Io mi studio, mi studio col cuore di serbare

negli occhi il fiore del ciliegio selvatico.

Solo nel ritegno i sentimenti si scaldano

quando una falla rompe il petto.

 

In silenzio rimbomba il campanile di stelle,

ogni foglia è una candela per l’alba.

Nessuno farò entrare nella stanza,

non aprirò a nessuno la porta.

 

Sergej Esenin