Onestamente non mi è venuto in mente un titolo adatto

Quella versione particolare fece i bagagli ai primi di luglio, in una giornata dalle due facce, chiusa comunque con uno dei momenti che ricordo con maggiore divertimento. La Bionda mi mandò un sms dicendomi di guardare i risultati dell’esame che avevo rifatto e copiato in buona parte da lei. Dopo aver letto 30 mi lanciai in una corsa impazzita dentro casa, esultando come se avessi siglato un gol salvezza, è solo che anziché celebrare sotto la curva finii per arrampicarmi sull’inferiata della finestra della camera dei miei perdendomi le infradito all’altezza del corridoio. Dieci secondi di follia. Una esaltazione che ricordo come se l’avessi vissuta mezz’ora fa. Splendido.

Quel giorno però non fu solo quello. E la versione maggio-giugno preparò appunto i bagagli prima di partire per sempre il 19 luglio. Giorni fa parlavo di come quella strana mia edizione l’avessi rincontrata a Downsview camminando per la stazione, ma allo stesso tempo, sapevo che in poco tempo se ne sarebbe andata via nuovamente. È successo. O comunque sta succedendo. Sì perché, in fondo, succede sempre quello che penso e mai quello che mi auguro. Una costante, una certezza. Stranamente non ho mancato la mia previsione.

Certo, mi fa sempre molto ridere l’attenzione che suscito quando all’improvviso me ne esco e mando un messaggio uguale ad alcune persone e sottolineo un certo interesse, credo che capiti perché in fondo succeda raramente.

Ah la leggerezza Gabrié, hai ragione. Ma anche tu Bionda, io certi paletti non me li metterei. È vero. Anche tu Gallo, sei un vecchio saggio. Ed è cosi, lo dico, e poi non lo faccio, dovrei lasciar stare, invece insisto. Che poi la frase del 5 maggio in fondo m’era venuta in mente perché sapevo che all’orizzonte c’era qualcosa di sinistro. Magari di donne ne capirò poco, ma delle persone, del genere umano, comincio a saperne qualcosa. Ma sì Duomo, bloccaci Claudia. Altro che Formia. Dai. Però pure tu, Monica mia eh…

Peccato che non posso dire tutto, altrimenti lo stream of consciousness partirebbe alla grande e stasera potrei dire ogni cosa (Catto, corri corri! Al Ciofi je sta a partì la ciavatta, vieni su!). Meglio che mi fermo. Il fastidio e lo sfomento l’ho già sbollito in parte, sarei curioso di capire quanto, ieri al lago, oggi a High Park. Analisi, riflessioni, pensieri e quel sapore familiare. Certo che a me ‘sto 16 giugno come giorno di compleanno non mi porta bene, per niente. È così. Che poi, è un po’ 2011, ma c’è qualcosa anche del maggio 2008. Qualche venatura sì. Poi ci mancava solo sta Juventus in mezzo alle palle, così. Ma come si fa mi domando io.

Riportatemi la mia matricola (0102036 o 0157072) per favore, poi se volete cambiare la M e metterla maiuscolo fate pure, sia chiaro. Vi lascio la scelta. E vi ho promesso che poi non vi dò più fastidio.

 

–          Mazza che post de merda che hai scritto Mattè, non se capisce niente…

–          Eh lo so, capita…