La band reunion. Da domenica.

“Perché da lì in poi sarà una diaspora, se ne andranno praticamente tutti quanti. Ma come spesso succede, c’è la possibilità di un’ultima band reunion. Di un ultimo concerto.”

Prendo in prestito le parole del grande Federico Buffa, utilizzate nel racconto dello scorso anno sul mondiale 1974 in relazione alla grande Ajax, prendo il suo spunto, mi appoggio a queste righe perché in fondo sta per succedere esattamente tutto ciò.

Sì, perché facendo un attimo mente locale, tornando al 2013, alla mia prima partenza per Dublino, da lì in poi è stata una vera diaspora. Io, poi David, poi ancora io, Alfredo a febbraio 2014, io e la Bionda a gennaio 2015, adesso però, dopo qualche incrocio occasionale e fin troppo breve e stretto nei tempi, è il momento di ritrovarci. Tutti. Allo stesso tempo. E non è un caso, che dopo il rientro di Donna Ilaria, il sottoscritto e il Borghese stiano per rincasare lo stesso giorno, la stessa mattina, da oltreoceano.

È arrivato il momento di questa band reunion, perché dopo, gli ultimi due citati se ne riandranno e più passerà il tempo e meno sarà facile prevedere e pianificare una convergenza così totale nello stesso posto per un tempo medio.

Magari succederà, forse no, probabilmente bisognerà aspettare chissà quanto altro tempo. Non lo sappiamo. Per questo, la voglia di riabbracciarvi è grande, enorme. La voglia di sentirmi a casa, di parlare come voglio e di non prestare attenzione, il piacere ultimamente poco familiare di essere capito senza dover spiegare o partire dalle puntate precedenti. Sono felice di sentirmi di nuovo in mezzo voi, contento di riassaporare il vostro calore, fisico, umano. Di contatto. Senza schermi o fuso orario, ma faccia a faccia.

Vi ho sentiti sempre vicini e siete il secondo motivo principale per cui percepisco qualcosa dentro in attesa di domenica. È il momento di tornare, di tornare da voi.

Che la band reunion abbia inizio.

“Se qualcuno ti resta accanto nei momenti peggiori, merita di essere con te nei momenti migliori”