Bilancio di fine anno

E’arrivato il momento di tracciare un bilancio finale di questo 2007 che tra poche ore lascerà il passo al 2008. Proprio dodici mesi mi auguravo che il nuovo anno potesse essere bello come il 2006, e così è stato, oggi mi ritrovo a ripetere questa speranza perché per un’annata come questa io firmerei anche subito. E’ trascorso rapidamente questo 2007, ma la considerazione più importante è che lo ricorderò sempre con immenso piacere, sono tanti infatti gli avvenimenti che lo hanno reso speciale. Inevitabilmente merita uno spazio particolare la straordinaria stagione dell’Inter coincisa con lo scudetto atteso da un’infinità di tempo, ma anche le trasferte, i dodici esami all’Università e la consapevolezza di potermela giocare sempre, il viaggio in Spagna, questa nuova abitudine di scrivere le mie impressioni e sensazioni, ed una maturità che mi pare in certi casi di acquisire sempre più. La salute mi ha assistito e questo fattore è stato determinante perchè come dicono i vecchi stare bene resta la cosa più importante ed hanno pienamente ragione. Per il 2008 ho parecchie aspettative, ma nulla che sia fuori dalla mia portata, come detto mi auguro di ripetere l’anno che sta per concludersi e ciò mi basterebbe per essere veramente felice; di sogni non parlo perché ho imparato a proteggerli sempre e a non esporli più di tanto. Non mi resta che vivere l’ultimo atto del 2007 tra botti e cenone, poi da domani si ripartirà per un’altra avventura, un’annata da vivere fino in fondo comunque a testa alta, intanto auguro a tutti una felice serata con un arrivederci al 2008.  

 

Dieci libri

Ieri sera ho letto le ultime pagine del libro di Colin Shindler e ho terminato così il mio decimo libro in 12 mesi, credo che sia il mio record personale ma ciò non conta più di tanto, il lato che più mi interessa è che sto diventando un lettore sempre più costante ed in grado di leggere diversi generi. Quest’anno infatti sono passato dai testi teatrali alle biografie, leggendo qualche  tipico romanzo fino a testi di letteratura classica; l’Università e l’esame di Letteratura italiana hanno inciso abbastanza sulla mia media stagionale, anche se la passione per la lettura me la porto dietro ormai da anni. Non accetto mai i consigli degli altri, è raro che legga best-seller, non mi piacciono i gialli, ma ho sviluppato ormai una capacità particolare nel capire quasi subito quali possano essere i testi che fanno il mio caso. Quello che rende straordinario un libro secondo me, è il fatto che ognuno di noi possa immaginarsi ciò che sta leggendo nel modo più opportuno, la differenza tra un libro ed un film è che davanti lo schermo si è coinvolti, ma tutto dura per due ore, mentre le storie di un testo in un certo modo le guidiamo noi e durano ogni volta quanto ci pare come se fossero delle puntate. Immergermi nelle pagine di qualcosa che mi appassiona lo trovo avvincente e stimolante, non ho mai letto prima di addormentarmi perchè di solito ciò che leggo mi coinvolge e non mi annoia. Mi ricordo ad esempio quando a 17 anni lessi “Il Prometeo moderno” e rimasi sveglio fino alle due perchè ero talmente preso che non riuscivo più a chiudere il libro. La realtà è che quando studi, leggere è praticamente un dovere e spesso anche stancante, c’è quindi il rischio poi di non aprire mai un libro per piacere, finora questa sindrome non mi ha mai toccato e credo sia difficile che mi possa colpire, sono un  convinto amante dei libri, li apprezzo e reputo la lettura una delle migliori esercitazioni per la nostra mente e per l’immaginazione di ciascuno di noi.

Natale e S.Stefano

Natale è passato, S. Stefano pure, ora ci saranno i consueti cinque giorni di pausa e studio prima del prossimo appuntamento, la serata del 31. La prima considerazione che voglio fare sembrerà banale ma in realtà non è così, anche quest’anno ci siamo ritrovati tutti intorno ad una tavola, nessun assente, ma soprattutto la famiglia non si è ristretta bensì allargata con l’ultimo arrivato. Il fatto di  poter passare due giorni insieme ai miei parenti lo trovo sempre bello, anche perché la verità e che non sappiamo mai se la prossima volta sarà ancora così. Per questo vivo le feste con la giusta felicità, il fatto che la famiglia non sia numerosissima e soprattutto che i componenti di quest’ultima abitino tutti qui a Roma, toglie al Natale quel gusto esclusivo dell’aggregazione, ma ciò non rende queste occasioni meno piacevoli. Ritrovarci sembrerà apparentemente scontato ma così non è, qualcuno dice che nella vita non bisogna accontentarsi mai, negli ultimi tempi ho capito che per vivere sereni bisogna saper accettare ed apprezzare certe cose, magari banali ma che in realtà hanno un valore ben preciso; le feste per me hanno da sempre questo impareggiabile significato.

 

Grazie Ragazzi

Scriverò di calcio per l’ultima volta quest’anno, ma l’occasione è talmente importante che non posso esimermi dal non farlo. Abbiamo vinto contro i super campioni del  mondo per 2-1 e per la terza volta consecutiva li abbiamo asfaltati con buona pace dei presuntuosi rossoneri, annichiliti anche da una papera del loro portierone. Sono felicissimo perchè è stata una partita dura e subito in salita, i ragazzi sono stati grandi ancora una volta e hanno continuato a giocare con personalità, dedizione e tanta voglia di risistemare la situazione dopo l’immeritato svantaggio. Un ringraziamento particolare va a Cruz e Cambiasso i nostri due scudieri argentini che hanno sfoderato l’ennesima prestazione da incorniciare. I complimenti vanno fatti a tutti ovviamente, ma penso che il mister meriti una nota particolare, tante volte è stato criticato ingiustamente, ma se questa squadra guarda da 14 mesi tutti dall’alto un motivo ci sarà e lui va ringraziato per il lavoro e la professionalità sempre dimostrata. Personalmente sono molto soddisfatto, nonostante le numerose assenze soprattutto a centrocampo in questi tre mesi tutti hanno dato qualcosa in più stringendo i denti, la speranza è che con l’anno nuovo qualcuno ritorni perchè la stagione è ancora lunga e servirà il contributo di tutti. Passerò un Natale ancora più sereno, è scontato dire che questo sarà di certo il regalo più bello a prescindere, però certe emozioni non hanno prezzo ne valore, e da tifoso posso dire che vivere giornate come queste è straordinario, coloro che non sono appassionati non capiranno di sicuro, ma non sanno cosa si perdono.