Un paio di considerazioni

Un colpo di scena clamoroso ha sconvolto ieri la capitale, al ballottaggio Alemanno ha vinto in maniera anche piuttosto netta e si è aggiudicato il Campidoglio compiendo veramente un’impresa sulla quale in pochi avrebbero scommesso. Sono contento del risultato, perché dopo 15 anni era arrivato il momento di cambiare e i miei concittadini hanno pensato bene di voltare pagina. La candidatura di Rutelli fin dall’inizio non mi era piaciuta ed infatti alla fine si è rivelata una scelta molto discutibile da parte di chi negli ultimi tempi continuava a dichiarare di voler iniziare una nuova era politica cercando di chiudere con il passato. Ha vinto il Centro-destra ed ora vediamo come si comporteranno anche se penso che peggio degli ultimi anni di Veltroni non possano veramente fare, per questo sono abbastanza fiducioso. Resta un dato di fatto: Berlusconi stavolta non ha vinto bensì stravinto, i dati parlano chiaro, chi dice il contrario è semplicemente poco credibile. Parlando di cose ben più serie pare che il biglietto per domenica non si riesca a trovare, ma sono arrivato al punto che di questa partita non ne posso più, non vedo l’ora che si giochi perché saranno dieci giorni che pensando a questo derby sono alieno da tutto il mondo, vivo in un’altra dimensione. Il problema è che nel frattempo dovrei preparare un esame, quello di storia dell’arte moderna, ma faccio una fatica assurda e sto in enorme difficoltà. Spero che questa settimana passi rapidamente e che si vinca questo stramaledetto scudetto, poi mi auguro di tornare una persona normale. Intanto oggi un passo in avanti e mezzo indietro, non ho un c..zo da perdere (come sempre) però alla fine io non vinco mai, e questa è l’unica realtà che conta. Comunque meno quattro al giorno dei giorni, a domani.     

Noi che…

Noi che… finivamo in fretta i compiti per andare a giocare a pallone sotto casa….
Noi che… se venivamo scelti per primi ci sentivamo troppo fichi.
Noi che… chi arriva prima a dieci ha vinto.
Noi che… a corner tre è rigore.
Noi che… ‘Che me fate entrà?’ – ‘Si, basta che te trovi un artro, sennò semo dispari!’
Noi che… cambio portiere, portieri volanti e…battimuro vale? Vale, vale tutto!
Noi che… fra una partita e l’altra ci dissetavamo a casa di mia nonna perchè al primo piano
Noi che… avevamo la maglia della nostra squadra e non del giocatore, perché amavamo il calcio più del calciatore.
Noi che… il calcio in TV lo guardavamo solo la Domenica ed il Mercoledì.
Noi che… il giovedì mattina eravamo rincoglioniti perché la sera prima avevamo visto Mercoledì Sport
Noi che… la Domenica alle 19.00 vedevamo un tempo di una partita di calcio.
Noi che… alla Domenica Sportiva potevamo vedere i servizi della serie A, i gol della B, il gran premio, tennis, basket e pallavolo.
Noi che… agli appuntamenti c’eravamo sempre tutti, anche senza telefonini.
Noi che… siamo diventati grandi ma non se n’è accorto nessuno.
Noi che… viviamo lontani, ma quando usciamo di casa e giriamo l’angolo speriamo sempre di incontrarci col pallone in una busta di plastica…”possibilmente un Tango perchè il Super Tele va a vento”!

Dedicato ad Ale, Paolo, Chicco, Marco, Cristiano i miei fedeli amici d’infanzia con i quali ho avuto la fortuna ed il privilegio di trascorrere momenti indimenticabili.

1d65afc864aa89627f3f106b77a26b72.jpg

La lettera

Caro Matteo

               Ho letto il tuo ultimo articolo sul blog e ho sentito il dovere di scriverti due righe perchè sono un tuo amico e quindi credo che sia giusto esprimerti il mio punto di vista. Come prima cosa volevo ricordarti un paio di numeri, lo scorso anno hai fatto 55 crediti dando tutti gli esami preivisti dal tuo piano di studi, a gennaio sei riuscito a fare una sessione invernale praticamente perfetta, per questi motivi devi stare sereno, hai fatto bene finora e continuerai alla grande, ne sono sicuro. Leggo che i corsi non ti hanno soddisfatto troppo, ma può capitare, fa parte del gioco e lo sai, tra tre settimane finiranno le lezioni e anche questo problema sarà risolto. Ti auguro che l’Inter possa vincere lo scudetto perché so quanto ci tieni e soprattutto perchè conosco quale particolare sentimento ti leghi alla tua squadra, credo che dovrai soffrire ancora un po’ ma è quasi fatta. C’è una cosa che però volevo farti notare, qualche anno fa sapevi stringere i denti meglio, eri più bravo a soffrire magari anche in silenzio, ora ti lamenti un po’ più facilmente e non penso che sia una cosa poi tanto utile. Ho sempre apprezzato la tua capacità di non fare proclami e di essere alla fine uno degli ultimi a mollare in qualsiasi situazione, questa tua caratteristica la stai perdendo per strada. Personalmente voglio dirti una cosa, credo che tu abbia bisogno di qualche persona o di qualcosa che possa stimolarti e accenderti un po’ perché ti stai smarrendo e questo mi pare piuttosto palese dopo aver letto il tuo post. Sei una delle poche persone che conosco in grado di auto “fomentarsi” (come dici te) e per questo motivo penso che sia necessaria una fiammata per farti ripartire dato che non ci riesci più autonomamente. Prendi tutto quello che ti ho detto nel modo migliore, ma ricordati che chi ti ha scritto sta sempre dalla tua parte e tifa per te a prescindere. Un saluto ed un grande in bocca al lupo.

Una raccomandazione: copriti bene che fuori fa freddo…

 

                                                                                                                             Un tuo amico.

Questa è la verità

Penso che sia arrivato il momento di dire realmente le cose come stanno, è un periodo che sono piuttosto insoddisfatto soprattutto di quello che faccio e di come mi comporto. Sto diventando sempre di più un soggetto passivo, pigro con me stesso e per nulla dinamico. Vado all’università per mille motivi tranne che per le lezioni, le quali sono una peggio dell’altra, seguo tre corsi e più passa il tempo e meno mi interessano. Tra 10 gironi c’è il pre appello di Storia dell’arte moderna, sono abbastanza in  linea con lo studio e la preparazione, ma la verità è che soffro di una sorta di alismo, non riesco a concentrare la mia attenzione su un oggetto o su un’idea nonostante gli sforzi. Sono stufo di fare 30 km tra andata e ritorno per andare in palestra e sacrificare mezza giornata tre volte alla settimana per allenarmi. L’altro problema è che da un mese ho ogni tipo di acciacco (raffredore, mal di testa, mal di gola) credo che i vari malanni siano dovuti al tempo e al fatto che in una giornata ci siano 4 stagioni, la mia già labile integrità fisica è quindi martellata dalla costante instabilità metereologica e questi sono i risultati. Freddo, caldo, pioggia, vento, non ne posso più, siamo quasi  a maggio e sono in piena difficoltà dal punto di vista della salute. Meno male che almeno il campionato lo abbiamo rimesso quasi in cassaforte, un paio di settimane fa ho detto che a fine stagione sarei crepato, perchè l’ansia e lo stress mi stavano uccidendo. Se le cose dovessero procedere in questo senso forse sopravvivrò, ma è appurato che dal 18 maggio dovrò prendermi un po’ più cura di me stesso, devo disintossicarmi assolutamente almeno fino all’inizio degli europei. Sabato scorso sono uscito con Andrea, uno dei miei migliori amici, mi piace stare con lui ed in particolare sentire le sue opinioni, però non condivido quando si parla di certe cose, lui in realtà ha “svoltato”, è un caso a parte, e non può pensare che le sue esperienze possano essere valide per tutti, ognuno fa la propria vita, ma soprattutto a questo mondo non siamo tutti uguali. Qualcosa mi sta sfuggendo di mano e me ne sono accorto già da un po’, spero in tempo per rimediare il possibile; oggi volevo lamentarmi pubblicamente come alcune persone che conosco, le quali sanno fare solo questo ed io non le sopporto più da un pezzo. Anziché  tenermi tutto dentro come al solito stavolta ho voluto vuotare il sacco, spero che per una volta anche a me sia concessa questa opportunità.