Il tris

Da ieri mattina, è stato calato definitivamente il tris. Dopo Antonio ed il sottoscritto, anche David Spera da Fiuggi, ha chiuso la sua triennale discutendo una tesi in storia contemporanea. Con un soddisfacente voto, si è tolto finalmente un peso infinito, un peso che da troppi mesi lo schiacciava. La mattina è stata costellata dai festeggiamenti, dai brindisi, da L’Intruso che ha mangiato dolcetti gratuitamente, e dalla famosa foto: noi tre insieme con le tesi in mano, felici ed orgogliosi. Nel pomeriggio, con la consueta poca organizzazione, e la solita improvvisazione, ci siamo diretti alla volta di Fiuggi ed in seguito verso Veroli, il paese in cui il nostro amico “Catto”, ha celebrato il suo successo. Perfetto il viaggio d’andata, meno quello del ritorno, ma poco dopo le 21 eravamo già nel ristorante dove ci era stata riservata una sala al piano inferiore. Dopo aver preso rapidamente contatto con la situazione e con il luogo, insieme ad Alfredo mi sono diretto verso la sala tv per assistere alla partita dell’Inter, che era iniziata da oltre venti minuti. Considerando che qualcuno criticherà la “mossa” (non mi riferisco ai presenti) siamo riusciti a vedere la partita malgrado la presenza di un bambino, tanto simpatico all’inizio quanto fastidioso in seguito, (forse anche un po’ milanista) che ci ha bombardato di domande, rendendo ancora più insidiosa la nostra missione: seguire il match in un’occasione del genere. In seguito al ricco e gustoso antipasto consumato a fine primo tempo, non ho avuto modo di mangiare il primo, dato che avevamo abbandonato nuovamente il resto della comitiva, per assistere alla ripresa della partita, dove finalmente abbiamo ammirato una squadra arrembante. La serata è scivolata nel modo migliore a mio parere, tutti entusiasti e felici, con David giustamente protagonista assoluto della sala. Verso l’una, i riflettori si sono spenti, e lentamente ci siamo avviati verso le macchine vistosamente allegri e con la coppia Bionda-Drastico a guidare il gruppo, in una scena molto romantica. Se all’andata tutto era andato bene, al ritorno, dopo 5 minuti, seguendo le indicazioni per Sora, ci siamo persi per ritrovare il filo del percorso, soltanto venti minuti più tardi. Sosta all’autogrill a notte fonda, rustichella d’ordinanza per me e rifornimento benzina per la macchina, e dopo aver appreso il risultato dell’altra semifinale, siamo rincasati alla volta di Roma, con De Andrè in sottofondo a farci compagnia.   

Frase della serata

Alfredo: “Beckham pirla cia cia cia!”

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