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Stamattina siamo andati a visitare il Reina Sofia che ha al suo interno il Guernica. Dopo un pranzo non straordnario, fra un po’ ripartiremo. Oggi c’ e uno sciopero generale (Huelga General) metro con corse ridotte e alcuni negozi chiusi. Citta abbastanza sporca, sembra Roma, per ora Barcellona vince il confronto in maniera abbastanza netta. Tempo ottimo, pantaloncini e maniche corte. Fra un po vado a giocare a una roulette in una “sala de juego” qui sotto, mi sta fomentando da giorni. A presto, buona serata. 

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Temperatura estiva, grandi brividi, grandi bevute a base di sangria e caña de cerveza. Abbiamo visitato il Prado, nel pomeriggio il Bernabeu, e ho fatto la foto con la Champion’s. Il “Catto” sta in forma ma abbiamo avuto una divergenza: clima un po’ piu’ teso, equilibrio incrinato. Adesso andiamo comunque a cena, piu tardi al Hard Rock. A presto.

Chiudete le valigie, si va a Madrid!

Ci sarei dovuto andare in trasferta a fine maggio ed invece ci andrò domani, in qualità di turista e non da tifoso esageratamente coinvolto. In questo 2010 Madrid era nel mio destino, nell’anno più europeo della mia vita, la capitale spagnola è un’altra fantastica tappa da aggiungere ad Atene, Vienna e Montecarlo. Si parte domani all’alba con un volo Ryanair che ci condurrà al centro della penisola iberica dove io e David staremo 4 giorni, il ritorno è fissato per giovedì sera. Riparto con il mio fido amico, dopo Venezia, Verona e soprattutto Atene, faremo un altro viaggio in compagnia e la convinzione che possa essere un’altra meravigliosa esperienza è più che concreta. Le previsioni preannunciano un tempo ricco di sole, l’hotel è stato già prenotato da due mesi e la sua ottima posizione dovrebbe permetterci di essere veramente al centro della città, in modo da poterla vivere a 360°. Abbiamo già stabilito le tappe fondamentali e cosa non potremo farci mancare, gli ettolitri di sangria da ingerire e tutto ciò che merita di essere vissuto in allegria. Chi mi ha parlato di Madrid si è espresso in modo favorevole ed entusiasta nei confronti di questa città, luogo che viene spesso accostato all’altra grande metropoli spagnola e mi riferisco a Barcellona. Essendo stato anche in Catalogna potrò fare questo paragone, ma sono sicuro che non sarà certamente facile scegliere fra le due città. La nostra estate vive questa esaltante coda finale, un viaggio voluto fortemente che abbiamo iniziato a pianificare il 15 luglio quando ero all’ufficio eventi e navigavo su internet, quella mattina, mandai un sms a David con i voli e i prezzi per Madrid. In realtà la mia trasferta in Spagna è una missione sotto copertura, andrò a trattare Kakà con l’intento di intavolare effettivamente questa trattativa molto complicata ma che non è così impossibile. Poche ore ancora e poi ci ritroveremo a Ciampino, e da lì voleremo verso “La città da cui l’abbiamo riportata a casa”.

Cerrar las bolsas, nos vamos a Madrid! (Chiudete le valigie, si va a Madrid!)

“Madrid è un luogo strano. Non credo che piaccia la prima volta che ci si va. Non ha nulla di quello che ci si può aspettare dalla Spagna. E pure, a conoscerla, è la città più spagnuola di tutte, la migliore, in cui vivere, la gente più simpatica, il clima più bello in qualunque mese dell’anno e, mentre le altre grandi città simboleggiano tutte la provincia in cui si trovano, sono in sostanza andaluse, catalane, basche, aragonesi, e comunque provinciali, soltanto Madrid può darvi l’essenza”.

Ernest Hemingway

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Al giro di boa

Il vento è in poppa e la boa ormai si vede ad occhio nudo. Il tempo è buono e le previsioni sono confortanti. Mancano solo pochi metri prima di girare intorno al “grande galleggiante”, prima di prendere la nuova rotta, quella finale, quella che conduce al porto. Dall’aula T18 è Ciofi-Cardarelli: al giro di boa.

mondiale_farr40_flotta_boa.jpgFare un 48 solitamente equivale a combinare qualche disastro o a creare disordine, nel mio caso invece, è il sinonimo della fine del primo anno di magistrale: 48 cfu che sono la metà esatta di un percorso che è ancora molto lungo, ma da oggi un po’ di meno. È stata la giornata dell’ultimo esame di questa sessione ma anche dell’anno accademico 2009/2010, una stagione che termina con un altro 30 e soprattutto con l’obiettivo raggiunto di essere in linea con i crediti. Considerando la famosa sessione di gennaio-febbraio, quella “mutilata” tanto per intenderci, aver chiuso comunque in questo modo è motivo di grande soddisfazione. Mi sono rimesso in carreggiata e ci sono riuscito nel modo migliore: 9 esami in totale, con voti mai sotto il 30. Terminata questa mini auto celebrazione, necessaria anche per inquadrare meglio la situazione, posso dire che l’appello di stamattina si è rivelato molto più complicato di quanto pensassi alla vigilia. Scampato il pericolo “Pomata”(il pericolosissimo e folle assistente) ho potuto sostenere l’esame con il professore titolare e questo mi ha ulteriormente tranquillizzato. Per la prima volta ho avuto l’onore di aprire le danze, ho dato il via alla mattinata con il mio orale, un colloquio che è durato trenta minuti abbondanti nei quali mi è stato chiesto veramente di tutto riguardo Cardarelli. Me la sono cavata egregiamente e direi che la votazione finale è stata anche abbastanza sudata ma fondamentalmente meritata, avendo parlato incessantemente e non avendo sbagliato praticamente nulla. Alle 9.30 avevo già finito e la mattinata è trascorsa in allegria con i diversi personaggi giunti oggi in facoltà per svariati motivi. Si conclude così questo mio primo anno da studente di laurea magistrale, all’orizzonte ci sono già i nuovi corsi che scatteranno ai primi di ottobre ed un’annata che si preannuncia abbastanza in salita. Dovrò affrontare i “tre mostri principali” e considerando anche le agitazioni e gli scioperi dei ricercatori, il clima non è dei migliori. Mi attende ancora un’altra arrampicata, l’ennesima, un calendario difficile parlando in termini calcistici, ma dopo una stagione del genere la convinzione è cresciuta ancora di più e so che anche i prossimi ostacoli potranno essere scavalcati. Da oggi pomeriggio sono quindi di nuovo in vacanza, altri 10 giorni di riposo e svago prima di ripartire; Madrid è sempre più vicina e dopo aver superato quest’ultimo esame, il pensiero è veramente solo rivolto alle tapas e alla sangria. VAMOS…