Euro Brividi: Stoccolma

Ha ragione David, io mi sono molto divertito e Stoccolma è una città carina ma che non mi sbilancerei a definire bella. Parto da queste tre considerazioni molto chiare per il mio post su questo viaggio che ieri sera è andato definitivamente in archivio. Vedendo da vicino il luogo e vivendo i problemi tecnici e logistici, mi sono reso conto delle difficoltà che David ha dovuto affrontare in questi mesi e avendole vissute in prima persona per tre giorni devo riconsiderare tutto, accogliendo completamente i malumori e i fastidi che mi venivano manifestati dal Catto. Ha ragione perché è difficile muoversi, la città non è vicinissima ma soprattutto il campus in cui alloggia è immerso in un bosco a 2 km dal centro abitato, da un supermercato e dai servizi principali. Già là prima sera mi sono reso conto di tali problemi e ho affermato che in un posto del genere non ci sarei mai potuto stare soprattutto se aggiungiamo il fattore del clima che nel mio breve soggiorno, a metà maggio, è riuscito a regalare giornate di pieno autunno. Tralasciando le ragioni di David che acquisiscono ulteriore credibilità dopo la mia visita, devo dire che mi sono divertito tanto, anzi tantissimo. In fondo questo tipo di compagnia mi mancava troppo e l’ho ripetuto tante volte, i tre giorni vissuti insieme ci hanno regalato nuovamente quei brividi, quelle cazzate e quelle risate che non abbiamo potuto condividere in questo periodo. È stato bello ritrovare quello spirito parlando di tutto e tutti, scherzando e giocando, in fondo ci siamo divertiti veramente con poco, fantasticando cose assurde ma che portavano risate in rapida successione: il Grande Fratello della Cerchia con tanto di Mai dire Grande Fratello inventato da noi è stato clamoroso. Anche stavolta, alla fine, l’impressione di aver viaggiato insieme a tante altre persone è stata più che evidente, parlare di quei 7-8 personaggi ha fatto sì che loro stessero con noi e in conclusione credo che sia bello anche questo. La città mi è piaciuta pur non colpendomi in modo esagerato, sotto la luce del sole ha mostrato la sua bellezza e le proprie caratteristiche. Tutto funziona, precisione massima in ogni cosa anche se il costo della vita, i locali che chiudono presto e altre 4-5 cose non mi hanno convinto del tutto. Tre giorni sono sufficienti per una buona occhiata alla città, a me ha affascinato in particolare il Vasa Museum dove c’è una nave enorme costruita ed affondata nel 1628. È stato tutto molto simpatico, anche la donna che si è praticamente ammazzata andando lunga sulla pista d’atterraggio all’andata per accaparrarsi il posto sull’aereo. Sullo stesso livello metterei anche la rissa sul pullman nella quale mi sono ritrovato coinvolto a mia insaputa sabato notte dato che un Robin Hood de’ noantri voleva vendicare l’onore di una ragazza importunata da 4 ragazzetti del posto. Mi sono imbattuto in grandi personaggi come Oreste, Metternich e Bismarck, l’ubriacone che ha travolto tutti venerdì sera sotto la metro, la spagnola che dice: “Che fomento!”, è stato un bel viaggio che rifarei altre mille volte. Condividerlo con David e con i nostri tormentoni lo ha reso unico, Giorgia invece è stata quel tocco in più che ha trasformato un gita in un museo in una sorta di talk-show sui personaggi dell’università, con una serie di notizie sconvolgenti che hanno contribuito ad alzare il livello del divertimento. Devo ringraziare David per l’ospitalità e la pazienza, sono contento di essere andato a Stoccolma e spero che la nostra lista europea possa essere ancora aggiornata perché come ha detto lui: “non bisogna perdere l’abitudine”. Proprio per questo motivo, fra meno di due mesi, precisamente sabato 2 luglio, la mia macchina punterà la Toscana con destinazione Siena per altri momenti da vivere insieme, per altri brividi da assaporare in compagnia.   

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